Cognomi italiani fra gli slavi della campagna istriana
«Nomen omen».
di Giannandrea Gravisi
[Tratto dal Bollettino della Reale Società Geografica Italiana (Roma 1922), pag. 221-237; inserimento autorizzato dalla dott.ssa Lina Maria Vitale. direttrice della Biblioteca della Società Geografica Italiana.]
Se l'esistenza nell'Alto Adige di fratelli da redimersi linguisticamente è un fatto noto a molti in Italia, ben pochi invece sanno dell'italianità sopita, ma non ancora completamente spenta, in un'altra provincia redenta dalla nostra guerra, la quale, sebbene più dimenticata, meno nota, merita pure la considerazione, l'affetto dei connazionali: intendiamo parlare dell'Istria.
L'italianità della costa istriana e dei maggiori centri dell'interno nessuno che ragioni spassionatamente l'ha mai messa in dubbio; ma non a tutti è noto quanta italianità s'asconda nelle nostre campagne, anche le più lontane ed appartate, anche in quelle ritenute completamente slave. Sì, sì: sangue italiano scorre nelle vene di molti contadini che la nostra lingua conoscono male o ignorano del tutto. Quanti di quei campagnoli indossanti i rozzi panni del contadino slavo hanno i loro consanguinei, anche molto prossimi, nelle venete cittadette della costa istriana o negli alpestri paesetti della Carnia o del Cadore!
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Alcuni anni or sono noi avevamo consigliato (1) agli istriani di dedicarsi allo studio dei cognomi italiani nelle plaghe abitate da slavi, certi che siffatte ricerche, oltre che portare un considerevole contributo alla storia e all'etnografia istriana, avrebbero avuto il compito di dimostrare l'esistenza di estese venature italiane nelle zone falsamente ritenute del tutto slave, incoraggiando il tentativo doveroso di salvare quei naufraghi dell'italianità.
[222] Ora ripetiamo l'incitamento e lo facciamo seguire da una raccolta di cognomi, la quale, anche se incompleta e non scevra da inesattezze, potrà dare ad ogni modo un'idea della vastità e gravità del fenomeno e spingere ad eventuali provvedimenti.
Senza voler entrare nel merito della questione che riveste un carattere oltre che scientifico anche politico-nazionale, ci sia permesso di esprimere la nostra convinzione che cioè, ricongiunta la nostra provincia alla Madre Patria; cessata la sfrenata agitazione politica degli avversari nazionali, prima tollerata anzi favorita dal governo austriaco; ripristinate le scuole italiane soppresse e istituitene di nuove, le cose si cambi eranno e in nostro favore e che molto del terreno perduto potrà e dovrà essere riconquistato.
I cognomi li abbiamo raggruppati secondo i comuni censuari, cioè le località che costituiscono i comuni locali, che compongono a lor volta i distretti giudiziari (mandamenti). Come lo dice espressamente il titolo di questa raccolta e lo indica la cartina, noi prenderemo in considerazione solo quella parte dell'Istria che è abitata prevalentemente da slavi; saranno quindi escluse quasi del tutto le coste e le maggiori località interne abitate da italiani. Non vi figureranno neppure il distretto di Castelnuovo e le frazioni di Castua annesse all'Italia; che se pur appartengono amministrativamente all'Istria, non presentano un carattere di vera istrianità e sarebbero più a posto se trattate assieme alla «Carsia».
I cognomi raccolti non sono esemplari singoli, sperduti nel mare magno dello slavismo, ma, come vedremo, comunissimi e notissimi, tanto che si ripetono molto di frequente non solo fra le famiglie dello stesso villaggio, ma anche in più villaggi e in differenti distretti. Se non si può negare l'esistenza di nomi slavi fra gli italiani delle città e borgate (cosa facilmente spiegabile coll'inurbamento dei campagnoli slavi, che finiscono poi coll'italianizzarsi), i casi inversi sono ben più numerosi e degni di studio. Non di rado accade di imbattersi in villaggio intere plaghe, abitati da slavi dai nomi quasi esclusivamente italiani. Mettere in evidenza questi fenomeni, queste anomalie, non sarà dei tutto inutile e ricercarne le cause generali e locali sarebbe poi sommamente istruttivo!
Abbiamo voluto tener conto anche dei cognomi sulla cui origine avevamo dei dubbi; questi figureranno in caratteri minuti, dopo ogni comune locale, assieme ad esempi di cognomi italiani evidentemente slavizzati (2). E ci parve opportuno ricordare talvolta i nomignoli italiani, coi quali molto spesso si distinguono fra loro le famiglie slave, di lingua e cognome. [223].
[224] Per mettere assieme questa nostra raccolta abbiamo voluto personalmente compulsare gli «indici» dei libri tavolati per i numerosi cornuni dei distretti giudiziari di Capodistria e Pisino, correggendo e completando i dati raccolti con indagini fatte sul posto o presso persone pratiche dei luoghi.
Per gli altri distretti ci siamo serviti delle cortesi comunicazioni di carissimi amici e conoscenti, i quali per essere quasi tutti legali o segretari comunali danno affidamento di aver portato un contributo coscienzioso e competente alla modesta opera nostra. Abbiamo anche consultate le seguenti opere, che hanno attinenza con l'argomento pertrattato: B. Benussi: Abitanti, animali e pascoli in Rovigno e suo territorio nel secolo XVI. «Atti e Memorie della Soc. Istriana di arch. e storia patria» 1 Parenzo, II, 1-2; C. De Franceschi: La popolazione di Pola e suo territorio nel secolo XV. «Archeografo triestino», vol. III, serie 2. Trieste, 1907; C. De Franceschi: L'italianità di Pisino nei secoli decorsi. «Pagine istriane», Capodistria, 1904, II, n. 3 e 4-6; G. A. Gravisi: Saggio di commento ai cognomi istriani. «Pagine istriane», V, 1907; D. Olivieri: Saggio di una illustrazione della toponomastica veneta. Città di Castello, Lapi, 1915; B. Schiavuzzi: Cenni storici sulla etnografia dell'Istria. «Atti e Memorie, ecc.», XVIII, r e 2; P. Tomasin: Die Volksstämme im Gebiete Triest und Istrien, Trieste, 1890.
Il distretto politico (circondario) di Capodistria che aveva nel 1910 38.000 italiani, 31.895 sloveni e 17.573 serbo-croati, (3) consta dei tre distretti giudiziari (mandamenti) di Capodistria, Pinguente e Pirano. Dell'ultimo, perché costiero e italiano, non faremo parola; del secondo parleremo più sotto. Il distretto giudiziario di Capodistria, oltre che dei comuni costieri di Capodistria e Muggia, in grande maggioranza italiani, si compone dei sottoelencati comuni rurali prevalentemente slavi. [225]
COMUNE LOCALE DI MARÉSEGO.
Boste: Bersán, Bonazza, Bordón, Bressan, Codarin («Gnoc»), Cleva, Disiot, Sabadin, Vescovo.
Marésego: Barbo, Bersan, Bonin, Chersicla, Deponte (fraz. di Clibano), Domio, Fabiani, Favento (fraz. di Centóra), Giacomin, Grimalda, Rodella, Sabadin («Podestà»), Toscan.
Trusche: Agneletto, Barbo, Ficon, Franza, Giacomin, Santin, Turco.
Babich («Bonazza», «Fighér», «Mercante», «Meschin», «Pizzo»; «Squaro», «Santonel», «Suro»), Belich («Podestà»), Furlanic, German («Canonico», «Consiglier», «Codin», «Piccolo», «Principe», «Sbiro», «Tasso»), Iurincich («Baseggio»), Maranzina («Brustolin»), Perossa («Cibilin», «Clai», «Ferciùt», «Rizzo»).
COMUNE LOCALE DI OCCISLA-CLANZO.
Cernotti: Furlàn, Rodella.
Draga: Daris, Delfabbro.
Grociana: Alberti, Daris, Fonda, Pettaròs.
Occisla: Bandi, Bonetta, Daris, Furlan, Memon, Pettaròs, Sanzin, Vidon, Zulian.
Piedimonte: Grando.
Poggio-Presnizza: Furlan, Memon.
Andreassich, Brodettich, Capun, Cavre, Marsettich, Maver (Mauro?), Otta, Scoria.
COMUNE LOCALE DI PAUGNANO.
Carcáse: Baruzza, Bigatto, Bonazza, Búbola, Capèl, Cherin, Cleva, Contestabile, Degàn, Delbello, Delgiusto, Delúch, Derìn, Franza, Gottardis, Gorella, Grisòn, Pettaròs, Tomasin, Zanier.
Costabona: Baruzza, Bonazza (fraz. di Puzzole), Capel, Delúch, Ermanis, Germanis, Grison, Rota, Sabadin.
Gasón: Bonin, Bordon, Bonazza, Cerút, Cleva, Codarin, Debernardi, Fortuna, Germanis, Gregoretti, Grando, Morgàn, Sergàs («Palestrina»), Segolin, Zettin.
Monte: Baruzza, Bersan, Bonin, Bonazza, Bressàn, Candido, Capèl, Carli, Debernardi, Francarli, Germanis, Gorella, Grego, Morgan, Ravalico, Savarin, Sergàs.
Paugnano: Andrioli, Barbo, Baruzza, Bonin, Candido, Carli, [226] Cèrcego (fraz. di Manzano), Cherin, Debernardi, Ermanis, Germanis, Rota, Savarin.
Bartolich, Bembich, Castellich, Crevatin, Fornasarich, Furlanich, German, Grisonich (4), Marchesich («Caporal», «Rizzo», «Rizzotto», «Simonetto»), Perossa («Lavron», «Pettaròs», «Ricco», «Toso»),
COMUNE LOCALI DI S. DORLIGO DELLA VALLE.
Bagnoli: Alberti, Bandi, Bonanno, Corradin, Montagna, Pettaròs, Russiàn, Sanzin, Toscàn, Venturini, Zuliàn.
Moccò-Borst: Bonanno, Bonetta («Bonaparte»), Pettaròs, Sanzin, Zuliàn.
Caresana: Bandi, Barbo, Bordon, Corda, Fattòr, Passerit, Zuliàn.
Gabrovizza: Bandi, Locatèl, Oio, Riosa.
Ospo: Bandi, Fattor, Locatèl, Rodella, Zulian.
Prebenégo: Bandi, Daris, Fattor.
S. Giuseppe di Rusmagna: Bonanno, Bordon, Daris, Pettaròs, Sanzin, Segulin, Zigante, Zulian.
S. Dorligo: Bandi, Bonazza, Bonetta, Furlan, Montagna, Pettaròs, Sanzin.
S. Servolo: Bandi, Daris, Furlan, Passerit.
Andreassich, Curét (Coretti?), Gardellich, Marsettich, Maver (Mauro?), Otta, Scoria, Valentich, Zerbo, Zobin.
COMUNE LOCALE DI VILLA DECANI.
Antignano: Bordon, Corda, Fattor, Fortuna, Furlàn, Grison, Metton, Memòn, Milòch (Milocco) (5), Turco, Toscan.
Covedo: Cargnèl, Carlevaris, Daris, Domio, Franza, Giacomin, Luchin, Oio, Riosa, Rodella, Turco, Vidali, Zigante.
Cristòglia: Franza, Giacomin, Grison.
Lonche: Franza, Furlan, Memon.
Popecchio: Bordon, Contestabile, Flandia, Oio, Rodella, Zigante.
Rosariól: Domio, Furlan, Giacomin, Rodella, Santin, Zigante. [227]
S. Antonio: Bordon, Bonin, Domio, Dellasavia, Ficòn, Giacomin, Luchìn, Riosa, Santin, Turco.
San Sergio-Cernicàle: Domio, Furlan, Franza, Memon, Oio («Brandolin»), Zigante.
Sasseto-Xaxid: Bordon, Contestabile, Flandia, Grison, Giacomin, Rodella, Zigante.
Villa Decani: Bordon, Dellasavia, Fattor, Fortuna, Grison, Giacomin, Metton, Pezza, Rodella, Toscan.
Andreassich, Bertòch, Calligarich, Cavallich, Furlanich, Marcucich, Maurich, Montanich, Palusa, Scoria, Sever, Valentich, Zerbo, Zubin, Supin.
In vasto distretto giudiziario di Pinguente consta di due soli comuni locali: Pinguente e Rozzo. (6) Queste due borgate rappresentano due indomite rocche di italianità, che si mantennero tali anche negli anni più tetri del servaggio. Ci occuperemo solo delle località rurali.
COMUNE LOCALE DI PINGUENTE.
Cernizza: Corva, Germanis, Grisòn, Mariòn, Ponis, Zonta.
Colmo: Cinco, Fabris, Forza, Marion, Marastòn, Nadàl, Zornada.
Danne: Delfàr, Floredan (7).
Draguccio: Pachialàt, Rigo, Sterpin, Zanelli, Zorzenon.
Grancino-Rachitovich (8): Secolin, Zigante.
Grimalda: Bressàn, Micoli, Sterpin.
Marcenigla: Agàpito, Corazza, Germanis, Paladin.
Nilino-Lanischie: Scala, Solaro, Spinotti.
Rácizze: Abbondanza, Corazza, Liussi, Marziól, Paladin.
Sálise: Bassanese, Germanis, Toscan, Zonta.
S. Sirico-Socérga: Gravisi, Massalin, Rota. [228]
Sovignaco: Fabetta; Mantovan, Marion, Pinzán.
Tuttisanti: Germanis, Marion, Rigo, Zornada.
Terstenico: Cerin, Floredan, Strólego.
Valmorosina: Cargnel, Dezorzi, Franza, Petersemolo.
Vetta-Verch: Agapito, Baióch, Bassanese, Corazza, Ferro, Giosio (9), Marion, Paladin, Pinzàn, Zigante, Zornada.
Bartolich (10), Bassich, Baxa, Burlovich, Busán, Busdón, Cattarincich, Clarich, Contich (11), Crevatin, Curellich (Corelli), Crotta, Fantinich, Fermeglia, Flego (greco?) German (12), Giurada, Grossich, Lizzanich, Marchesich (13), Merlich, Pizzòch, Rafaellich, Zadeo.
COMUNE LOCALE DI ROZZO.
Dolegna: Demàrch, Sergo.
Goregna: Demàrch, Mazzaròl, Sergo.
Lesìschine: Spinotti, Solaro.
Sémìci: Mazzaròl, Sergo.
Bassich, Barbich, Cancianich, Clarich, Guglia, Pizzòch, Paulettich.
Il distretto politico di Parenzo che nel 1910 aveva 41.274 italiani, 1962 sloveni e 17.031 serbo-croati, consta dei distretti giudiziari di Parenzo, Buie e Montona.
Dei due primi non ci occuperemo, essendo costieri e prevalentemente italiani. Il distretto giudiziario di Montona (14), consta dei comuni locali di Montona, Pòrtole, Visignano e Visinada. Queste quattro cittadette sono prettamente italiane, di tipo spiccatamente veneto, quindi non figureranno nell'elenco. Ma anche nelle campagne, specie del bacino del Quieto, l'italianità ha salde e profonde radici (S. Domenica di Visinada e Castellièr). «È certo che i nomi italiani sparsi nel territorio, dice il [229] Morteani (15), se anche slavizzati, ricordano il periodo in cui l'elemento italiano era il solo nella campagna, dove per vicende storiche fu soprafatto dallo slavo. Chi visita questi pendii resta maravigliato di sentir parlare un bellissimo dialetto veneto da contadini slavi, che certo conoscono meno quella che dicono la loro lingua... Causa le guerre fra città e città, fra signori feudali e città, fra i patriarchi e Venezia, tra questa e Genova; causa le numerose pestilenze che desolarono la provincia ed annientarono quasi la popolazione della campagna, si senti il bisogno di accogliere l'elemento croato che venne dapprima dalla Contea e più tardi, ne' secoli XVI e XVII, in gran parte dalla Dalmazia interna, Bosnia ed Erzegovina per importazione della repubblica veneta».
COMUNE DI MONTONA.
Brancacia-Bercáz: Basiaco, Barbarosso, Bassanese, Battaia, Benvenuti, Carlin, Colomban, Corazza, Decarin, D'Antignana, Facchin, Facchinetti, Flamingo, Franco, Grimalda, Linardòn, Lubiana, Mechis, Marastòn, Paladin, Parenzàn, Pulin, Paoletti, Rodella, Romano, Rocco, Stefanutti, Sorgo, Schiozzi, Trevisan, Visintin, Zanco, Zigante.
Caldiér: Benvenuti, Bon, D'Agostini, D'Antignana, Davanzo, Gallo, Lagànis, Melòn, Micoli, Moraro, Paladin, Pilato, Valenta, Zonta.
Caròiba: Davanzo, Delseno, Garbin, Marcon, Micoli, Mauro, Pilato, Viola.
Montreo: Pinzàn.
Novacco: Delseno, Damiàn, Gallo, Marcon, Micoli, Pilato, Valenta.
Raccòltole: Corazza, Calegari, Decarin, Garbin, Gasparini, Orlandini, Pilato.
Sovischiena: Bassanese, Ferro, Zigante.
Zumesco: Calegari, Corazza, Codella, D'Agostini, D'Antignana, Furlan, Gilberti, Laganis, Sandri, Valenta, Zigante.
Banco, Bartolich, Bellétich, Cottiga, Flego, German, Ghersa, Divìách, Pozzéco, Ritossa, Scropetta, Segòn, Soldatich, Stelco, Suràn. [230]
COMUNE DI PORTOLE.
Castellaro-Gràdena: Boschin.
Ceppici: Chersicla, Damiani, Defranceschi, Lorenzini, Vigini.
Pioppino-Topolóvaz: Bonazza, Boschin, Bùbola, Dellosto, Sambo, Vigini.
Portole-campagna: Bassanese, Basiaco, Benvenuti, Bonazza, Carmini, Cassetti, Cavo, Chersicla, D'Antignana, Debortoli, Delconte, Facchin, Felice, Franzutti, Furlàn, Girardelli, Grimalda, Laganis, Lonzani, Lubiana, Mantovan, Mauro, Pinzin, Persico, Rabusin, Romano, Sorgo, Travaglia, Visintin, Zanco.
Stridone-Sdregna: Bassanese, Paladin, Punis, Sorgo, Visintin, Zadeo, Zigante, Zonta.
Bartolich, Belić, Bellétich, Bembich, Busecchian, Busán, Calegarich, Crevatin, German, Grossich, Marchesich, Maurettich, Orsich, Paolettich, Pocecco, Stelco, Zottich, Zubin (16).
COMUNE LOCALE DI VISIGNANO.
Mon delle botte: Bottegaro, Grattòn, Moferdin, Pilato, Sorgo.
S. Giovanni della Cisterna: Foraboschi, Gasparini, Viola.
S. Vitale: Bazzola, Benléva, Benvegnù, Corazza, Corella, Det-lamarna, Damian, Garbin, Giorgis, Mainenti, Marangoni, Raguzzi, Simonetti.
Ferletta, Ritòssa, Smoglian, Zvitán (Civitán?).
COMUNE LOCALE DI VISINADA.
Castellier: Alberti, Agostelli, Cossetto, Delbello, Depolo, Gambin, Gortàn, Lovo, Martinetta, Nòrbedo, Pace, Rinaldis, Riosa, Scattòn, Simonetti, Solaro, Valle, Ventin.
S. Domenica: Alberti, Bernazza, Candriella, Cleoni, Cossetto, Crosilla, Destallis, Ferrarin, Filippini, Fortuna, Garbo, Gasperini, Gioseffi, Gardellin, Giusti, Giromella, Munda, Palma, Poi, Pulin, Parata, Rinaldi, Riosa, Terzollo, Valenta, Ventin, Vianelli, Zuliani.
Nel distretto politico di Pisino, secondo la statistica ufficiale austriaca del 1910, accanto a 4029 italiani e 916 d'altra lingua (rumeni: a Briani-Berdo), c'erano 291 sloveni e 42.877 serbo-croati.
Se pur in minoranza, l'elemento italiano ebbe sempre una parte preponderante per censo e coltura (17); e da Pisino ed Albona, che sono i centri maggiori, l'italianità si irradiò benefica per le circostanti campagne. Anche qui, fra le masse slave troveremo numerosi i cognomi nostri; sono per lo più di carnici, friuliani e cadorini che usavano venir in Istria ad esercitar umili mestieri manuali (18) e che in parte, purtroppo, hanno perduta la loro nazionalità e dimenticato il dolce idioma. Nelle località che gravitano verso la Val d'Arsa sono numerosi pure i cognomi rumeni; anche di questi, per quanto ci sarà possibile, terremo nota.
Il distretto politico si suddivide nei due distretti giudiziari di Albona e Pisino.
Il distretto giudiziario di Albona consta a sua volta dei comuni locali di Albona e Fianona, entrambi molto vasti. La popolazione italiana si agglomera in quelle due pittoresche cittadette, fedeli di Venezia; ma si parla italiano anche nei due porti rispettivi e nostri connazionali sono sparsi pure nelle località rurali; come Sempre, noi ci occuperemo soltanto di queste ultime, lasciando da parte i centri urbani. [232]
COMUNE LOCALE DI ALBONA.
Albona-campagna: Baschiera (19), Coccòt, Derossi (20), Fasiól, Gobbo, Luciani, Manzani, Mazzaròs, Parenzàn, Signorelli.
Bergoto-Traghetto: Coccòt, Gobbo, Lizzul-Mazzarin (21), Negri (22), Pesenti, Zuliani.
Cerri: Bacchia, Coccòt, Derossi, Gobbo, Lanza, Ongaro, Villiani, Zandomènego, Zuliani.
Cerroveto-S. Lucia: Gobbo, Lupetin.
Cinniana-Sumbergo: Bello,
Cugno: Coccòt, Tirelli.
Montagna-Cherénizza: Gobbo.
S. Lorenzo: Gobbo, Filippi, Lupetin.
S. Domenica: Baschiera, Derossi, Devalle, Ongaro, Parenzàn, Santalesa, Zuliani.
Ripenda: Coccòt, Derossi, Delise, Gobbo, Pellegrini, Russiàn, Zago.
Santalesi: Bello, Ermagora, Gobbo, Santalesa, Triscoli.
Vettua: Derossi, Donada, Gobbo, Santalesa, Ongaro, Zuliani.
Batéllich (Batél, vedi Dignano), Bugliàn, Ceccada, Dundora, Faraguna (23), Miletta, Schira, Vidálich (Vidali).
COMUNE LOCALE DI FIANONA.
Chersano: Bacchia, Depiera, Derossi, Mattás-Cancellier, Rovis.
Briani-Berdo: Defranza.
Cosliaco: Bonetta, Fulgo, Morsi, Surian. [233]
Felicia-Ceppich: Monti, Defranza, Salamon.
Villanova: Privilegio, Stròlego.
Carlich, Fermeglia, Sgagliardich, Soldatich, Vidalich, Vosilla (24).
Il distretto giudiziario di Pisino (25) è composto dei quattro estesi comuni locali: Antignana, Bogliuno, Gimino e Pisino. (26) Il nucleo maggiore di famiglie italiane si trova nella città capoluogo di distretto che appunto per questo è esclusa dagli elenchi susseguenti, nei quali invece figurano anche i nostri connazionali che vivono accanto agli slavi, in alcune borgate maggiori del distretto. Come in quello di Albona, troveremo anche qui alcuni cognomi rumeni.
COMUNE LOCALE DI ANTIGNANA.
Antignana: Benedetti, Bottegaro, Defàr, Depiera, Marcòn, Pelizzari.
Corrídico: Aquilante, Angelini, Cleva, Fabris, Fattor, Lizzardo, Luch (De Luca), Mofferdin, Vernier, Voschion.
S. Pietro in Selva: Benedetti, Galànt, Giorgis, Mazzuca, Paris (27).
Banco, Ferencich (Fierencis?), Flego, Iacus, Maurich, Neffat, Paulettich, Paulinich, Ranèr, Savròn, Zanettich, Zunta, Zvitán (Civitán?).
COMUNE LOCALE DI BOGLIUNO. (28)
Bogliuno: Ferranda, Sergo, Travaglia, Vicellio. [234]
Lettái: Boldrin, Busighin, Signorelli (a Gradigne), Travaglia, Villa.
Passo: Fabian, Fedél.
Bassich, Cancianich, Chich (Chicco?) Curellich (Corelli), Furlanich, Grossich, Malinarich, Pasqualich, Pauletich, Piculich, Ulianich (Oliani), Zottich.
COMUNE LOCALE DI GIMINO.
Gimino: Bello, Cipolla, Comin, Crosilla, Degiorgio, Dellizuani, Follo, Galante, Giacomelli, Giacomini, Longo, Marzàn, Milanés, Pelosi, Peterzòl, Raimondi, Rosa, Rovis («Battistin», «Cargnelich», «Cressina», «Fracanassa», «Turùs», «Valentincich»), Stefanutti, Subiotto, Tomasini, Vidulin, Voschion, Zaccaria.
S. Giovanni d'Arsa: Lanza.
Bartolich, Damianich, Ivaninich, Valentich (29).
COMUNE LOCALE DI PISINO. (30)
Bottonéga: Antoniàs, Bassa, Valle.
Cáschierga-Padova: Cargnùss, Comin, Corazza, Versa.
Cerreto: Felice.
Cherbune: Marziol, Vezzi.
Chersicla: Bassa, Cargnuss.
Gallignana: Basón, Defranceschi, Deltin, Depiera, Fabris, Fornasàr, Gaetan, Galant, Geromella, Goitàn, Lanza, Marzan, Monàss, Pazienti, Picòt, Rodella, Salamon, Valle, Verdin.
Castelverde-Gherdosella: Antoniàs, Comin, Duca, Garbo.
Grobinico: Crosilla.
Lindaro: Fabris, Fosco, Goitàn, Gortàn, Marzàn, Monàss, Picot, Renier, Revelante, Rodella, Stefanutti, Vadagnel, Valle.
Moncalvo-Gologorìzza: Crosilla, Defranceschi.
Novacco: Cattonaro, Ortis, Pacchialàt, Segàr.
Pédena: Bosco, Comisso, Fernasàr, Geromella, Giacomini, Lanza, Marotti, Monti, Niclis, Romandelli, Rovis, Sergo, Valle, Zigant. [235]
Pisino-campagna: Agostinis, Barozzi, Bressàn, Cazzetti, Defàr, Facchin, Fattòr, Fosco, Gustin, Paris, Pàscoli, Rigo, Salàr,
Terviso: D'Agòstinis, Paladin.
Tupliáco: Marzàn.
Vermo: Facchin, Fortuna, Franzin, Gortàn.
Zamasco: Corazza, D'Antignana, Dellaschiava, Versa, Zigante.
Bacchiaz («Perinich»), Baldé, Barbancich, Baxa, Boscovich, Checo (slavizz. in Hek), Cius (Chiussi?), Chicovich (Chicco?), Contich, Dermit, Faragona, Gabriellich, Gamber, Gasparich, Goitanich, Ivaninich, Marfàn, Neffat, Puiàs, Paulettich, Rafaellich, Rovina, Sironich, Tonincich, Ulianich (Oliani), Uxa, Valentich (31).
Il distretto politico di Pola aveva nel 1910, 51.692 italiani, 3737 sloveni e 30.572 serbo-croati e consta dei distretti giudiziari di Dignano, Pola e Rovigno (campagna) e della città autonoma di Rovigno. Di quest'ultima, prettamente italiana, nè del distretto giudiziario di Pola perché costiero e preponderantemente italiano, per i soliti motivi, non ci occuperemo.
Il distretto giudiziario di Dignano (32), è composto dei comuni locali di Barbana, Dignano e Sanvincenti. Ometteremo la città di Dignano e la borgata di Sanvincenti, italiane di lingua, costumi e cognomi, per occuparci delle altre località che sono invece prevalentemente slave. [236]
COMUNE LOCALE DI BARBANA.
Barbana: Agostinis, Batèl, Celia, Cleva, Defranceschi, Deghenghi, Gambin, Gobbo, Malusa, Manzin, Mazzan (33), Pizzulin, Quaranta, Salamon, Scattàro, Spada, Travaglia, Valle, Zuccon.
Castelnuovo bocca d'Arsa: Celia, Cheba, Chiargo, Cleva, Corva, Dettoni, Fornasar, Latin, Marotti, Mazzàn, Petenér, Spada, Valle, Zatella, Zuliani.
Golzana: Batél, Cancellar, Celia, Chersan, Cleva, Conto, Conto-Bora, Conto-Peruzzo, Fumetta, Lanza, Mazzàn, Quaranta. Spada, Valle.
Porgnana: Agostinis, Batél, Bordon, Brun, Butti, Cancellar, Celia, Chiargo, Cleva, Dettoni, Fumetta, Gambin, Gobbo, Lanza, Latin, Manzin, Mazzàn, Pizzulin, Quaranta, Salamon, Scattàro, Spada, Spagnol, Stenta, Valle, Ventin.
Saini: Batèl, Cancellar, Conto, Cheba, Lanza, Latin, Mazzàn, Pagliàr.
Antonellich, Belóc(io), Biletta, Borina, Cicada, Faraguna, Gagliardich, Marcetta, Missán, Perzán, Piglián, Savòr, Smoglián, Zanettich.
COMUNE DI DIGNANO.
Carnizza: Batél, Bonassin, Brun, Chiadro, Celia, Corva, Curinazio, Geromella, Latin, Malusa, Mazzàn, Pola, Rosa, Segotta, Valle, Zatella, Zuccon.
Filippano: Bonassin, Cheba, Corva, Lanza, Latin, Mazzuca, Mazzàn, Pagliàr, Pizzolin, Tirchis.
Marzana: Batel, Cheba, Corva, Deprato, Galante, Gonàn, Gortàn, Malusà, Manzin, Marotti, Zatella, Zuccòn, Zuliani.
Roveria: Bonassin, Cantarutti, Ferlin, Mazzan, Quaranta, Sandri.
Ballia, Barán, Bellich, Beloc(io), Biletta, Bonecco, Dúndora, Fogar, Iucupilla, Marzetta, Maruz, Miglián, Missán, Perzán, Piglián, Possidel, Razzàn, Silián, Smoglian.
COMUNE DI SANVINCENTI. (34).
Boccòrdi: Bonassin, Cancellàr, Chersan, Conto, Ferlin, Follo, Mazzan, Paris, Salambàt, Sandri, Scattàro, Stenta. [237]
Smogliani: Ferlin, Mazzan, Morosin.
Stocchetti-Stocòuzi: Barbetti, Celia, Chersan, Cioli, Corva, Ferlin, Follo, Mazzàn, Stenta, Zoppolati, Zulian.
Babán, Cicada, Codiglia, Missàn, Piglian, Razzán, Smoglian (35).
Del distretto giudiziario di Rovigno, prenderemo in considerazione solo il comune di Canfanaro, perché degli altri due che lo compongono, quello di Rovigno è prettamente italiano e quello di Valle egualmente, meno le due piccole frazioni di Carmèdo e Moncalvo.
COMUNE LOCALE DI CANFANARO. (36)
Canfanaro: Bacchia, Deltreppo, Morosin, Ruggero, Zonta.
Morgani: Cerin, Vidolin.
Sossi: Cancellàr, Zonta.
Villa di Rovigno: Barbaro, Basilisco, Carlevaris, Cescutti, Chersàn, Crosilla, Fornasari, Lovisati, Naiaretto, Revelante, Vidolin.
Note:
- Saggio di commento ai cognomi istriani, in «Pagine Istriane» , Anno V, 1907.
- L'ora defunto patriota dott. Pietro Ghersa di Albona faceva ascendere a ben 20.000 i cognomi istriani alterati dai politicanti; dopo un suo poderoso discorso in argomento (1898), la dieta provinciale istriana proponeva al Ministero austriaco dell'interno la revisione generale delle matricole ecclesiastiche. Non sarebbe bene farla ora questa revisione? Vedi in proposito N. Cobol, Toponomastica della Venezia Giulia, in «Alpi Giulie», Trieste, 1921.
- Sono i dati dell'ultimo censimento ufficiale austriaco.Comune locale di Marésego.
- Evidentemente dalla famiglia dei conti Grisoni di Capodistria, ora estinta.
- Nome comunissimo a Valle-Oltra e nelle Basse friulane.
- Nel 1922 ne sorsero due altri: Dragucci e Silino-Slum.
- Forse d'origine rumena, visto che si riscontra a Danne e Terstenico, abitati da «Cici».
- L'egregio avv. Antonio Sandrin di Pinguente, che ci aiutò molto in questa raccolta, è d'avviso che il nomignolo «gamber», dato ad alcune famiglie Rosaz, potrebbe spiegare il nome slavo del paese (rak = gambero); anche per questo non ci piace la traduzione italiana «Grancino».
- D'origine greca come gli Agàpito.
- Trenta famiglie a Sovignaco.
- I numerosi Contich di Arcelle-Racizze e Vetta discendono dai conti Walderstein, detti anche Bolterstain e Boltrestain.
- Una frazione di Sovignaco si chiama appunto Germania; il paese era nel Medio Evo feudo di famiglie tedesche.
- I Marchesich del Pinguentino, di Monte (Capodistria) e Stridone (Portole) discendono dai Gravisi, marchesi di Pietrapelosa.
- Una buona parte dei cognomi del distretto li devo alla cortesia dell'amico avv. Angelo Corazza di Montona.
- Vedi L. Morteani, Storia di Montona. Trieste 1905, pag. 27 e seg., 118 e segg.Comune locale di Portole.
- L'amico prof. Giov. Lughi ci assicura, sulla base dei registri dell'approvvigionamento, che più della metà degli slavi pertinenti al vasto comune di Portole portano cognomi italiani o di origine italiana. Vi sono p. e. 453 Visintin, di cui 422 nel comune censuario di Portole e 31 a Stridone (senza contare quelli degli altri comuni); sono originarî da Vicenza. Numerosissimi sono pure i Bassanese, venuti da Bassano (Vicenza) col nome di Benigni, che, slavizzato, sopravvive nella denominazione di Villa Beninici. Del resto moltissime altre ville e casali hanno nome italiano: Armagna, Ballini, Benzani, Foschici, Freschici, Passini, Pighini, Tassi, Visintini, ecc. Del pari numerosi sono i nomignoli italiani, che spesso corrispondono al nome della villa: «Ballin», «Beninich», «Benzàn», «Bozza», «Buio», «Capelan», «Carampàn», «Condamarco», «Foschich», «Freschich», «Garbin», «Garibaldi», «Istrian», «Manestrin», «Maràn», «Marinaio», «Pighin», «Passin», «Scoián», «Scavazzo», «Segar», «Segolln», «Spadòn», «Spazzapân», «Turco», «Tasso», «Tivédi». Molti ricordano a Portole il capo del partito slavo della campagna, Pietro Basiaco, che vestiva alla foggia goldoniana e parlava magnificamente il dialetto veneto-istriano.
- Vedi in proposito: C. De Franceschi, L'italianità di Pisino nei secoli decorsi, in «Pagine istriane», Capodistria, 1904.
- Come tessitori, da ciò i cognomi Tesser, Tesserin, Tessarolo e lo slavo Calaz; come fabbri, da ciò: Fabro, Fabris, Delfabro, Fabretto, Favretto e gli slavi Covach e Covacich; come sarti, quindi i Sartori, Sartoretto e gli slavi Snidarich e Snidersich.
- Le otto famiglie Baschiera del comune di Albona, discendono da un taglialegna venuto dal Veneto ai servizi dei conti Battiala, nel 1812. (Gentile comunicazione del sig. Ernesto Nacinovich-Frisolin di S. Domenica).
- Nel comune locale 14 famiglie. Un Derossi era notaio ad Albona nel 1600. (Comunicazione come sopra).
- Il primo nome è evidentemente rumeno. L'egregio segretario comunale di Albona, sig. Edoardo Vorano, ci comunica che nel comune ci sono ben 94 famiglie Lizzul, di cui 73 a Cinniana-Sumbergo. Altri nomi rumeni fra gli slavi sarebbero Burul, Cergnul e Chersul.
- Nel 1599 Giov. Battista Negri, Pietro Rino e don Priamo Luciani, alla testa del popolo d'Albona, cacciarono 800 Uiscocchi, ch'erano piombati di notte per saccheggiare le case e profanare le chiese.
- Anche Faragona, 90 famiglie in tutto il comune.
- A questi nomi italiani slavizzati e incerti aggiungiamo alcuni rumeni: Belulovich, Burul, Burulcich, Ciceran, Chersul, Contus, Francolla (?), Lizzul, Pezzulich, Scrobe, Scavre, Sicul; sono comuni specialmente a Briani, dove, come a Villanova e Frascati-Susgnevizza, si parla ancora rumeno.
- I dati che riguardano questo importante distretto dell'Istria interna, oltre che da ricerche personali, ci provengono dalla gentilezza dell'amico cav. dott. Nazario De Mori, R. pretore a Pisino.
- Nel 1922 venne istituito il comune rumeno di Valdarsa.
- Rumeno: Fragnul.
- In questo vasto comune, che comprende si può dire tutto il versante occidentale del M. Maggiore, i nomi italiani non alterati sono pochi; più numerosi invece gli storpiati nella grafia o con aggiunte esotiche; a Frascati-Susgnevizza e villaggi vicini si notano parecchi cognomi rumeni: Bacco, Bortul, Brencella, Ciceran, Contus, Luxi-ch, Mezzul, Musul, Romaz, Scalier, Stenta (?), Vlach (Valacco).
- Rumeni Chersul (Gimino) e Lizzul (S. Giov. d'Arsa).
- A differenza di Gimino, che ne ha soltanto tre, Pisino è composto di ben 20 comuni censuarì, in molti dei quali, fra la popolazione slava, si trovano cognomi italiani; di questi non pochi sono orrendamente storpiati.
- Nel vasto comune locale di Pisino numerose sono le frazioni o ville denominate da qualche cognome italiano o apparentemente tale; le rispettive famiglie non sempre vi abitano: Bottonega: Cesari; Càschierga: Corazzi, Rumini; Gallignana: Baldeti, Bastini, Delfini, Goitani, Lanzi, Levini, Madalenzi, Marcozzi, Marzani, Merletti, Salamoni; Grobinico: Cargnellici; Lindaro: Baxi, Baxoti, Gerolimi, Marzani; Pisino-campagna: Bressani, Chechi, Fattori, Gustini, Parisi, Sberlini; Pisin-vecchio: Deffari, Facchini, Franzini, Marsetti, Pilati; Moncalvo: Baroni, Pigliani; Novacco: Bertoni, Ciussi, Segári; Pedena: Floricici, Fornasari, Mariani, Médighi, Pacialati, Perinici, Róvisi, Serghi, Valentici, Ziganti, Zudighi; Scopliaco: Basoni, Bressani.
Cognomi rumeni: Bazzul (Castelverde), Ciceran (Grobinico), Fragnul (Pisino-campagna). Lizzul (Pedena), Runco (Cherbune, Grobinico e Scopliaco).
32. Buona parte di questi dati li dobbiamo alla cortesia degli amici Piero Filiputti, nodaro, e cons. Francesco Postét, R. pretore a Dignano.
33. Dal nome personale latino Mattius. Ved. Olivieri, op. cit., pag. 75.
34. Nel 1628 il territorio di Sanvincenti venne ripopolato dai Grimani di Venezia con coloni tratti dalla Dalmazia e dalla Trevisana; avanzi di questi ultimi sarebbero le famiglie Follo, Ferlin, Morosin e Salambat, sparse per la campagna. Vedi Carlo Defranceschi, L'Istria. Note storiche. Parenzo, 1879, pag. 366.
35. Nomignoli italiani fra gli slavi del distretto sarebbero: «Baretina» (Stanzie-Dignano), «Bergalin» (Barbana), «Colinaio» (S. Vincenti), «Furlan» (S. Vincenti), «Maturlo» (Filippano), «Papa» (Castelnuovo), «Papagál» (Carnizza), «Primario» (S. Vincenti), «Scaramela» (Roveria), «Settepani» (Marzana), «Sior» (Prodòlo-Carnizza), «Tandarela» e «Tron» (Marzana).
Cognomi rumeni del distretto: Borala (Saini); Ciceran (Barbana), Porgnana (Saini); Cergnul (Carnizza); Lizzul (Carnizza, Golzana, Saini); Chersul (Porgnana, Saini); Franciulla (Castelnuovo, Golzana, Porgnana) e forse i due diffusissimi cognomi Perusco e Varesco.
36. Sono esclusi gli abitanti italiani della borgata. L'egregio segretario com. sig. Matteo Cossara ritiene italiani parecchi altri cognomi apparentemente slavi: così Banco, Burich (Burri), Cervar (Cervaro), Contessici! (Contessi o Contesin?), Marich (Mari), Milotìch (Milotti), Ocret (Ocretti), ecc.