Giocò fin da piccolo come attaccante in varie formazioni calcistiche rovignesi, tra cui la squadra dei Salesiani di Rovigno detta dei "Diavoli Neri", facendosi notare ben presto per le sue doti calcistiche, soprattutto nel gioco di testa in cui eccelleva. Fu il primo giocatore di Rovigno richiesto da una squadra di un'altra città: l'Ampelea di Isola d'Istria. Da questa squadra, in seguito spiccò il volo, per militare in squadre di primo rango, come il Genoa, la Lazio e da ultimo nella Triestina che allora giocava in serie A ed era una dei più forti club del campionato. Fu anche centrattacco della Nazionale giovanile italiana e riserva in quella maggiore. Col Genova nella stagione 1941-42 segnò ben 17 reti segnalandosi all'attenzione generale. La guerra bloccò in parte la sua travolgente ascesa, ma continuò in seguito ad essere un protagonista nel campionato 1947-48 con le maglie dei rosso alabardati che vide la Triestina di Nereo Rocco, Striuli, Blason, Zorzin, Giannini, Sessa, Radio, Rossetti, Pison, Trevisan, Begni e del Nostro concludere il campionato seconda al solo grande Torino. Fu inoltre protagonista con la maglia della Triestina di una sensazionale cinquina al Padova, nel risultato storico di 9 a 0 nel campionato 1948-1949. Complessivamente giocò 87 partite in serie A, tra Genoa, Lazio e Triestina.
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