mercoledì 6 marzo 2024

La canzone dei "demoghèla", fra censura della polizia imperiale e mistificazione degli austriacanti

Allo scoppio della prima guerra mondiale il grosso degli uomini validi della Venezia Giulia, chiamata dagli austriaci Küstenland, fu arruolato nell’Infanterieregiment n° 97 e spedito a combattere nei Carpazi a Leopoli, dove finì annientato per il 50% ed oltre già nel mese di settembre del 1914. L’unità si sfasciò e lasciò numerosissimi prigionieri nelle mani delle truppe dello zar. Questo diede al reparto il soprannome di “demoghéla”, ossia “diamogliela a gambe”, “scappiamo”. In verità, i superstiti alla catastrofe dovuta agli errori dello stato maggiore austriaco rivendicarono apertamente il loro rifiuto di combattere per il kaiser con una canzone divenuta famosa appunto come “demoghèla” da una sua strofa: «zigheremo “demoghéla”».

I nostalgici dell’impero hanno cercato in ogni modo di negare la natura apertamente antiaustriaca della canzone dei militari del 97° reggimento ed hanno cavillato in modo arzigogolato nel tentativo di attribuirle valenze e significati diversi da quelli pure apertamente rivendicati.

In verità, non vi è modo di contestare i contenuti politici ostili all’impero della canzone dei “demoghèla”, poiché essa è quasi la copia di un testo anteriore alla guerra. Si tratta di “La poesia del riservista che scalpita a otto mesi dal richiamo”, composta nel 1913 da autore ignoto, diffusa da un foglio volante finito subito sequestrato dalla polizia imperiale per motivi politici. La posteriore canzone del 97° è la sua copia quasi esatta, soltanto con poche variazioni. 

Cadono così le ipotesi bizzarre degli austriacanti che vorrebbero attribuire a “demoghèla” il senso d’incitare allo scontro con il nemico (!) o ridurlo ad uno sfogo conseguente alla distruzione di metà del reggimento. La canzone antiaustriaca circolava in realtà sin dal 1913 almeno, da prima della guerra, ed era stata sottoposta alla censura della polizia imperiale per la sua evidente connotazione ostile all’impero.

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