Federico Crisogono (in latino: Federicus Chrysogonus; Zara, 1472 – Zara, 1538) è stato un astronomo e matematico italiano.
Docente presso l'Università di Padova, scrisse diversi trattati scientifici, il più significativo dei quali fu quello riguardante le maree, dal titolo Tractatus de occulta causa fluxus et refluxus maris ("Trattato sulle cause ignote del flusso e del riflusso del mare").
Ottenuto nel 1507 il titolo di dottore in filosofia e medicina, rimase a Padova, dedicandosi all'insegnamento dell'astronomia e della matematica. Viene citato in un testo veneziano contemporaneo con queste parole: “Speculum astronomicum terminans intellectum humanum in omni scientia. Federici Crisogoni (!) Jadertini...Praemissa est Oratio clarissimi artium et medicinae doctoris Federici Chrysogoni Jadertini in Academia Patavina habita”. Fu tradotto, fra gli altri, da Giovanni Paolo Gallucci.
Federico Crisogono riprese probabilmente la teoria del Dondi, ma ritenne che l'effetto dei due astri fosse equivalente e che pertanto in occasione delle quadrature il fenomeno si sarebbe annullato. Considerò inoltre equivalenti le maree del plenilunio e del novilunio.
La teoria luni-solare proposta da Federico Crisogono nel suo corso universitario a Padova, e oggetto di libri pubblicati in vari paesi europei, per lungo tempo non riuscì né a prevalere sugli eclettici elenchi di cause tipicamente medievali, né a farsi prendere in seria considerazione dai massimi scienziati della prima età moderna.
Opere:
Speculum astronomicum terminans intellectum humanum in omni scientia Federici Chrysogoni Iadertini, Venetijs, Lazarum de Soardis, 1507.
(LA) Federici Chrisogoni ... De modo collegiandi: pronosticandi: & curandi febres: necnon de humana felicitate: ac denique de flexu & refluxu maris: lucubrationes nuperrime in lucem edite, Venetijs, Ioan. Anto. de Sabbio & fratribus, 1528.
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