mercoledì 8 novembre 2023

Personalità: Perlini, Persicalli

MARCO PERLINI

Nasce a Zara nel 1905. Farmacista e poligrafo colto e versatile, è un ottimo collaboratore de La rivista Dalmatica. Ildebrando Tacconi lo definisce “scrittore lepido, amante del paradosso, ma ricco di una sensibilità attenta e contenuta”. Il 30 settembre 1967 è eletto assessore del Libero Comune di Zara in Esilio e collabora con il Sindaco Guido Calbiani ed il Segretario generale Nerino Rime Rismondo. Lascia l’incarico poco dopo.

Opere

Scherzi di stagione, Milano, 1933.

Giuseppe Sabalich, letterato e storiografo zaratino, in La rivista dalmatica, 1939.

Considerazioni sul carattere dei Dalmati maggiori e minori, in Dalmazia, Zara, 1943.

Riflessi di esilio (frammenti di diario 1946-1952), in La rivista dalmatica, 1954.

Biografia romanzata di Giovanni Dalmata, in La rivista dalmatica, 1955.

Non ho più patria, Trieste, 1955.

Pagine inedite di diario, in La rivista dalmatica, 1956.

Di due poemetti d’argomento dalmatico del vicentino Bemardino Bicego, maestro di retorica del Tommaseo, in La rivista dalmatica, 1959.

Vite parallele di due santi dalmati (padre Leopoldo da Castelnuovo, padre Lino Maupas), in La rivista dalmatica, 1961.

Carlo Tivaroni, garibaldino e primo storico del Risorgimento italiano, in Amsdsp V°, 1966.

Gli scritti storico-politici di Ildebrando Tacconi, in La rivista dalmatica, 1976.

Su uno studio inedito di I. Tacconi troncato dalla morte e oggi di grande attualità (slavizzati il Lucio, il Cerva, il Gozze, ecc.), in La rivista dalmatica, 1979.

Antonio Billanovich, combattente e patriota del Risorgimento, in scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone in Venezia, 1968.


RENATO PERLINI

Nasce a Zara nel 1872. Studia presso l’Istituto di Scienze Chimiche di Bergamo e ben presto diventa un chimico famoso. Ricopre l’incarico tra l’altro di direttore della Società di calce e cementi di Val Brembana e dell’omonima società in Val Seriana. In questa veste costruisce numerosi stabilimenti nuovi ed provvede ad ingrandire quelli già esistenti. Partecipa volontario nella I guerra mondiale e dopo 25 anni torna in Dalmazia al Comando marittimo di Zara. Prende parte anche nell’Impresa legionaria di Fiume di Gabriele D’Annunzio. Dopo due anni torna a Bergamo e riprende l’attività scientifica. Inizialmente si dedica all’insegnamento, per passare successivamente all’industria. Si ricordano tra i suoi scritti Forme di lepidotteri squisitamente italiani (Bergamo 1905), Lepidotteri della Lombardia (Bergamo, 1911), Fauna alpina I vol. (Bergamo, 1923). Quest'ultimo volume è ritenuto la sua miglior opera, conosciuta ed apprezzata anche fuori dai confini nazionali. Oscar Randi gli dedica un documentato articolo su La Rivista Dalmatica che meglio illustra la personalità patriottica e lo scienziato. Muore a Bergamo nel 1924.


ENZO PERSICALLI

Nasce a Zara nel 1926, studia con il padre Pietro e lascia anche pregevoli incisioni. Nel 1945 va con la famiglia in esilio in Brianza.


MANFREDO PERSICALLI

Componente del Comitato per l’erezione del monumento a Dante e dirigente della Lega Nazionale, è citato nel rapporto del 1917 del capitano Neubauer degli i.r. servizi segreti austro-ungarici come irredentista pericoloso.


PIETRO PERSICALLI

Nasce a Zara nel 1886 e studia a Roma, Monaco e Vienna. Ottiene notevole successo nella mostra al Salone degli Indipendenti a Parigi e, tra le due guerre, è presente in varie esposizioni nazionali e personali a Zara, Trieste, Firenze, Milano, Como, Zurigo, ecc. Nel 1945 va in esilio in Brianza con la famiglia.

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