mercoledì 8 novembre 2023

Personalità: Gagliazovich, Gagliuffi (Ivanovich), Galasso, Galateo

MARINO GAGLIAZOVICH
Nasce a Ragusa, vive nel ‘500, appartiene all’ordine dei francescani. Studioso di Storia patria è ricordato da Francesco Maria Appendini come il primo poeta di stocavo nella versione parlata a Ragusa. Tuttavia, scrive prevalentemente in lingua latina e nel 1540 pubblica a Venezia l’opera De recta hominis ad pietatem institutione, oggi perduta.

MARCO FAUSTINO GAGLIUFFI (IVANOVICH)
Nasce a Ragusa il 15 febbraio del 1765 in una antica famiglia di commercianti, originariamente conosciuta come Ivanovich, che nel corso del ‘500 viene denominata Gagliuffi (dal soprannome poco onorevole di Gaglioffo). Studia a ragusa, si laurea in teologia a Roma, insegna retorica ed acquista notorietà per i suoi discorsi in lingua latina. Religioso appartenente alla congregazione delle Scuole Pie è nominato Primo scrittore apostolico e poi Scriba di papa Pio VI. membro dell’Arcadia con il nome di Chelinto Epirotico, nel 1798 ricopre la carica di Presidente del Tribunale della Repubblica Romana giacobina nel 1798. Uscito dall’ordine sacerdotale, si trasferisce a Genova dove insegna retorica e diritto civile e dal 1831 ricopre la carica di bibliotecario. È spesso perseguitato a causa della sua attività politico-rivoluzionaria, per quindici anni vive in diverse citta italiane ed europee. In questo periodo scrive l’opera Specimen de fortuna Latinitatis nella quale illustra la bellezza, l’utilità ed il primato della lingua latina. Nel 1819 scrive il poema idilliaco Navis ragusina su richiesta dell’ultimo console della repubblica di Ragusa a Genova, Giovanni A. Kazancich, in occasione del varo di una nave nei cantieri del porto di Gravosa, seguito dal dibattito sul nome dell’imbarcazione, risolto dal poeta clarissimus, Bernardo Zamagna. Marco si definisce “Sorte ragusinus, vita Italicus, ore Latinus”. Viaggiando per l’Europa si fa conoscere come un eccezionale improvvisatore di versi latini e valente poeta. Muore a Novi Ligure il 16 febbraio del 1834. Un suo busto viene collocato il 27 luglio 1834 nella villetta di Negro a Genova.
Opere
De laudibus Andreae corsinii cardinalis oratio M.F. Gagliuffi schol. Piar, Romae, typis Salomonianis, 1796.
Discorso del cittadino Faustino Gagliuffi recitato il giorno 23. febr. (5 ventoso) anno 6. repubblicano 1. della repub. romana. Eroi della repubblica francese. Discours prononcé par le citoyen Faustino Gagliuffi le 5. ventose (23 fevrier) an 6. e rep. et 1. de la republique romaine. Heros de la republique francoise, 1798.
In effigiem Petri Fainardi Parmensis in imperiali Genuae curia praesidis titulus a professore Gagliuffo in Latinum ex tempore redditus, Parmae, typis Bodonianis, 1812.
Alcuni versi latini estemporanei del signor abate Faustino Gagliuffi, raccolti in Milano dai suoi amici, Milano, G. Silvestri, 1817.
Navis ragusina eidyllium Marci Faustini Gagliuffi, hetruscis versibus redditum a Lazaro Papio, Lucca, dalla tipografia di Francesco Bertini, 1819.
Philothea pronuba edyllium, Lucae, typis F. Bertini, 1820.
Quae rerum haec species ? ..., Prato, nella Stamperia Vestri, 1822.
Scherzi estemporanei latini del sig. avvocato don Faustino Gagliuffi in occasione di viaggio per la Svizzera, Monaco e Verona, Verona, tipografia di Paolo Libanti edit., 1826.
Scherzi poetici latini del signor avvocato d. Faustino Gagliuffi in una bella campagna del signor conte Marco Lomellini Tabarca cominciati il 3 settembre e terminati il 5 ottobre 1828, Milano, dalla tipografia del dottore Giulio Ferrario, 1829.
Lodovico Joannis Planae et Alexandrillae Lagrangiae filiolo ad caelites vocato Elegia, Aug. Taurinorum, ex officina regia, 1832.
Faustini Gagliuffi specimen de fortuna latinitatis; accedunt Poemata varia meditata et extemporalia, Augustae Taurinorum, ex officina Favale, 1833.
M. F. Gagliuffi ragusini inscriptiones cura et diligentia Joannis Antoni scazzola primum in lucem editae, Alexandria, A. Capriolo, 1837.
Versi estemporanei latini detti in Alessandria dall’avvocato Don Faustino Gagliuffi e raccolte dall’avv. Giovanni Allora, Alessandria, Luigi Capriolo, s.d..

PIETRO GALASSO
Dirigente di associazioni italiane di zara, è citato nel rapporto del 1917 del capitano Neubauer degli i.r. servizi segreti austro-ungarici come irredentista pericoloso.

PIETRO GALASSO
Nasce a Zara nella seconda metà dell'Ottocento ed è ricordato come medico e ricercatore specializzato nella micropolarimetria applicata alla biologia. È anche un valente scrittore. È direttore responsabile de La luce (edito dalla premiata tipografia E. Vitaliani) che esce a Zara in 47 numeri dal 17 luglio al 23 settembre nel 1905. Accanto alle numerose presentazioni ed introduzioni di vari volumi, scrive l’opera Le radiazioni degli elementi chimici e degli organi animali pubblicata nel Fascicolo 1, edito dall’Istituto organo-terapico di Trento nel 1942. Muore in esilio a Trento nel 1959.

ANTONIO CLAUDIO GALATEO
Spalatino, vive nel ‘700 e passa alla storia come un grande colonnello del genio per la costruzione a Padova del primo ponte in Italia costruito e sostenuto da funi di ferro. La sua invenzione sarà in seguito sviluppata da Fausto De’ Veranzio.

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