GIOVANNI DEVETAK
Dirigente dei ciclisti zaratini ed esponente della Lega Nazionale, è citato nel rapporto del 1917 del capitano Neubauer degli i.r. servizi segreti austro-ungarici come irredentista pericoloso.
GIOVANNI DEVICH
Nasce a Spalato nel 1830. È canonico, storico erudito, archeologo e paleografo. Allievo di Francesco Carrara, lascia molti scritti di carattere storico-archeologico, in particolare su Salona. Quale archivista di Spalato scopre vari manoscritti di alta importanza paleografica su frasi di grafia latina e reperiti in vari strati di civiltà romana in Dalmazia. Uno dei manoscritti da lui scoperti è la cronaca salonitana di Tommaso Arcidiacono ed il celebre Evangelistario spalatene, del quale scrive in seguito una memoria. Nel periodo di inasprimento dei rapporti tra i dalmati italiani e slavi provocati dall’Impero austro-ungarico, partecipa attivamente alla vita della città ed è tra i più importanti collaboratori di Antonio De' Bajamonti, Podestà italiano di Spalato. La sua attività pubblica gli procura notevole popolarità e simpatia tra cittadini. In seguito agli avvenimenti verificatisi all’inizio del 1880, quando il partito autonomista dalmata viene forzatamente estromesso dalla guida del Comune spalatino, si ritira in solitudine e si dedica agli studi. Muore a Spalato nel dicembre del 1904, all’età di 77 anni. Tra i suoi scritti ricordiamo vari articoli pubblicati su La rivista Dalmatica.
Opere:
Pel sesto centenario di Dante Alighieri, discorso del prof. ab. Giovanni Devich letto agli alunni della scuola reale superiore in Spalato il di 20 maggio 1865, Spalato, 1865.
Programma per l’istituzione d’una cassa di mutuo soccorso : pegli artieri della città e dei sobborghi di Spalato, Spalato, 1867.
Canzone a spalato per la festa di S. Doimo del 1870 dell’abate Giovanni Devich. Memoria della traslazione del santo del 1770 di Giulio Bajamonti, Spalato, 1870.
Museo di antichità in Spalato, s.l., 1872.
Prima conferenza dei Maestri popolari del distretto scolastico di Spalato tenuta nei giorni 14 e 15 ottobre 1873, Spalato, 1874.
Giovanni di Ravenna e Lorenzo Dalmata arcivescovi di spalato, Spalato, 1882.
Ad Adolfo Mussafia gli studenti italiani della Dalmazia: 1855-1904, Spalato, Tipografia sociale spalatina: Società degli studenti italiani della Dalmazia, 1904. [raccolta degli atti contenente scritti di Paolo Mazzoleni, Antonio Cippico, Giuseppe Fabbrovich, Giorgio Wondrich, Lorenzo Benevenia, Edgardo Maddalena, Giacomo Marcocchia, Giuseppe Sabalich, Gaetano Feoli, Carmelo Scrivanich, Alessandro Dudan].
L’evangeliario spalatense dell’archivio capitolare di Spalato, Spalato, 1893-94, i documenti per la storia di Spalato, Zara, 1934.
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