mercoledì 8 novembre 2023

Personalità: De Gozzi, De Grisogono

GIORGIO DE' GOZZI
Nasce a Torino nel 1899, discendente da una famiglia nobile ragusea in esilio. È diplomatico, storiografo e cultore di storia patria. Sostiene la tesi che la repubblica di Ragusa fosse la Quinta repubblica marinara d’Italia in vari opuscoli, scritti, libri ed in numerosi articoli pubblicati su “La rivista dalmatica”. Muore a Roma nel 1985. 
Opere:  
Falsificazioni sulla memoria adriatica, 1974. 
Giovanni IV e i croati, 1975.
Industrie complementari: falsi storici e servilismo, 1976.
Le sagre del servilismo, 1978. 
Chi paga il massacro della verità, 1979. 
On. Cossiga Lei, su Osimo, si sbaglia, 1980. 
Le bandiere e lo stemma di Ragusa, 1979. 
La cappella di san Biagio dei ragusei a Genova, 1981.
La libera e sovrana repubblica di Ragusa (634-1814), Roma, 1981.
Ragusa, la Quinta repubblica Marinara d’italia, Roma, 1990.

LORENZO DE' GRISOGONO
Nasce a Spalato nel 1590 in una famiglia patrizia. Religioso, appartenente all’ordine dei Gesuiti, è ricordato anche come rettore del Collegio di Loreto ed un valente astronomo. Scrive l’opera Mundus Marianus nella quale descrive l’archetipo celeste e sottolunare edita a Venezia nel 1642. Muore a Trieste tra il 1650 ed il 1653.

NICOLO' DE GRISOGONO
Di Spalato, uomo franco, patriota, pio, dotto ed erudito è nominato Presidente del Governo e dell’Unito Consiglio d’Appello di Zara. Sostituisce abilmente il Bradi nella Magistratura Civile e Governativa della Dalmazia. È decorato con una medaglia del Comune di Spalato nel 1802.

PIETRO DE' GRISOGONO
Sottoscrive il manifesto che indice il 6 maggio 1919 una grande manifestazione a Roma alle Terme di Diocleziano in Piazza dell’Esedra ed un corteo all’Altare della Patria per Spalato italiana.

FEDERICO BORTOLAZZI DE' GRISOGONO
Di Federicus de’ Crysogonus non si sanno con certezza né la data della nascita, né quella della morte. Nasce a Zara intorno al 1472, in una delle più illustri famiglie della città. Dopo alcune avventure militari in Italia e in Francia, nel 1495 studia a Padova, dove poi insegna matematica e astrologia. Ritorna a Zara nel 1508 e trascorre il resto della vita svolgendo attività tipiche dei ricchi aristocratici: amministra le proprietà di famiglia, pratica la medicina ed esercita uffici pubblici, quale componente nel 1527 del Consiglio cittadino. Nel 1537 partecipa alla costruzione del porto di Rimini. 
I principali interessi di De’ Grisogono sono l’astronomia, l’astrologia e la matematica. di lui ci sono pervenuti due libri: Speculum astronomicum, Venezia, 1507, un commento teoretico-matematico sui principi geometrici di Euclide, nel quale è prestata particolare attenzione alla definizione del punto e del parallelo. La sua opera maggiore, Federici de modo collegandi, prognosticandi et curandi febres necnon de humana felicitate ac denique de fluxu et refluxu maris, è il primo testo di medicina edito a Venezia nel 1528, nel quale esamina in termini scientifici il modo di prevenire, prognosticare e curare le febbri, al quale sono inoltre associate interessanti considerazioni sulla felicità umana e sull’alta e bassa marea. Il suo approccio filosofico di base è quello platonico, combinato con elementi aristotelici: il numero è fondamentale per la comprensione di tutte le relazioni nel mondo. L’impostazione sembra piuttosto importante, perché induce all’osservazione quantitativa dei fenomeni naturali. I fenomeni poi vengono interpretati in chiave astrologica, già conosciuta nella filosofia naturale di Abu Masar, scienziato arabo del X secolo. L’influsso degli astri, secondo De’ Grisogono, sarebbe quindi la causa di tutto ciò che succede sulla terra: le malattie, le maree e perfino la felicità e l’infelicità. Inoltre sostiene la medicina astrologica e la dottrina medica sui modi di prevenire, pronosticare e curare le febbri. Il sistema è fondato sull’oroscopo del paziente: l’essenza della malattia e i giorni critici vengono definiti in base all’aspetto del cielo nel momento dell’inizio della malattia e in quello della nascita del paziente. di conseguenza, la posizione dei corpi celesti, le diverse costellazioni e le presenze dei pianeti nelle case astrali vengono collegati con lo stato fisico del paziente e presi in considerazione a fini terapeutici. Nel libro è riportato l’esempio di una persona ammalatasi a Zara il 9 ottobre 1527, con diagramma astrologico e con la relativa interpretazione dalla parte dell’autore delle ragioni che hanno causato la malattia.
Nei cerchi per il calcolo dell’altezza delle maree apre una discussione sulla questione delle maree. Nella sua interpretazione, la luce trasmette l’influenza esercitata dalle stelle (sole e luna compresi) sulla terra. Il fenomeno dell’innalzamento e dell’abbassamento delle acque dell’oceano sarebbe causato non dall’influenza dei raggi solari o lunari che produrrebbero una leggera azione calorifica sulle acque, ma attraverso il loro movimento. De’ Grisogono intende l’influsso astrale come una sorta d’intervento sugli effetti attivi e passivi di tutta la sfera naturale. Si rende, però, lucidamente conto che il Sole e la Luna sono in qualche modo la principale causa delle maree di cui dà un’esatta descrizione. Si suppone che la sua morte risalga al 1538, a Zara.

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