Nasce a Spalato e vive a cavallo del ’700 e l’800. Avvocato, esponente del movimento fisiocratico, è Presidente del Tribunale di Spalato, della Corte d’Appello di Ragusa e deputato della città di Spalato nella delegazione inviata a Napoleone, che porta l’atto di ossequio della Dalmazia all’Imperatore dei francesi e re d‘Italia. Eminente studioso dell’economia e dell’agricoltura locale, è nominato dirigente dell’Accademia agraria di Spalato. Scrive varie opere sulla riforma agraria, tra le quali ricordiamo Prospetto di studi economici di Dalmazia, pubblicata nel 1775, nella quale analizza le ragioni dello stato arretrato dell’agricoltura e dell’economia dalmata, attribuendone le cause alle scarse conoscenze agricole dei contadini, eccessivamente legati alla tradizione e refrattari ad ogni innovazione, alle superate tecniche adottate dai viticoltori, dai coltivatori degli olivi e dagli allevatori del bestiame, al modesto popolamento della regione ed alla carenza di acqua per l’irrigazione dei campi.
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