(Tratto dalla rivista "Italy Today: A Fortnightly Bulletin", Volume 2, Numero 2, 1919.)
Se – come sostengono gli avversari e i critici dell'Italia – sono molti gli slavi che abitano la costa orientale dell'Adriatico, non è meno vero che la storia di questa terra costiera è italiana nonostante i censimenti. Non è meno vero che l’elemento italiano è sempre stato preponderante. Non è meno vero che la storia della Dalmazia, i suoi monumenti più importanti e tutta la sua cultura sono prodotti dell'influenza romana o veneziana. Non è meno vero che soprattutto le città restano ancora roccaforti del pensiero italiano. Non è meno vero che nonostante l'inferiorità numerica in alcune parti delle terre redenti, la lingua, i costumi, la civiltà di quelle terre sono prettamente italiane.
Per riscattare, non per conquistare, quelle terre, gli italiani hanno lottato, sanguinato e sofferto. Non annettono nuove terre, ma uniscono alla Madrepatria comune parti che ne erano staccate.
Questo non è imperialismo, non è conquista, è redenzione.
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