Renzo de' Vidovich (Zara, 27 febbraio 1934) è un politico e giornalista italiano.
Nato e cresciuto a Zara, parte per l'esilio all'inizio dei massicci bombardamenti della città fatti nel 1943 su richiesta di Tito. Trasferitosi a Trieste è segretario generale della giunta d'intesa studentesca, che assume la responsabilità, nel dopoguerra, d'indire la cosiddetta Rivolta di Trieste, cioè i moti del 5-6 novembre 1953 per il ritorno della città all'Italia, allora occupata dal governo militare anglo-americano.
Su proposta di de' Vidovich appoggiata dalla Lega Nazionale di Trieste, il Governo Berlusconi II assegnerà la medaglia d'oro ai caduti precisando che furono determinanti per il ritorno di Trieste all'Italia.
È caporedattore del giornale "La Zona Franca" che darà luogo al movimento economico nazionale per la zona franca di Trieste.
Nel 1968 è segretario del sindacato CISNAL oggi Unione Generale del Lavoro (UGL) di Trieste, con la quale contesta l'azione sindacale di CGIL, CISL e UIL. Fonda e dirige "La Città", periodico d'informazione. Consigliere comunale di Trieste per un decennio è anche eletto consigliere comunale di Duino-Aurisina dove si batte per la valorizzazione turistica di Sistiana.
Nel 1972 è eletto deputato alla Camera nel collegio di Trieste ed è nominato segretario del gruppo parlamentare Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale. Non è rieletto nel 1976.
Nel 1978 si batte per il rinnovamento del partito, esce dal MSI-DN ed è nella segreteria nazionale di Democrazia Nazionale. Candidato con DN alle politiche del 1979 non è eletto.
Nel settore degli esuli adriatici è prosindaco del Libero Comune di Zara in Esilio - Dalmati Italiani nel Mondo.
Nel 1999 è presidente della federazione degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati. Come presidente della fondazione Rustia-Traine partecipa attivamente alla costituzione delle comunità italiane in Dalmazia: a Zara, Spalato, isola di Lesina e Cattaro. Promuove corsi di lingua e cultura Italiana in Dalmazia e fonda nel 2004 il Centro di Ricerche Culturali Dalmate - Spalato di cui è presidente. Il centro promuove la pubblicazione, in collaborazione con la regione Veneto, di numerosi libri sulla Dalmazia e sul retaggio della Serenissima.
Collabora negli anni '70 con Il Borghese, Candido, settimanale umoristico e Il Secolo d'Italia. Rifonda nel 1996 Il Dalmata, edito dal 1865 e soppresso dall'Austria nel 1916. Scrive numerosi articoli sulla rivista dalmatica e sulla stampa degli italiani in esilio.
Opere:
Dalmazia Regione d'Europa, ed. Libero Comune di Zara in Esilio-Delegazione di Trieste, 1993.
Albo d'oro dei dalmati, ed. Libero Comune di Zara in Esilio-Delegazione di Trieste, 1993.
I Dalmati per Trieste.
L'albo d'Oro di nobili patrizi e nomi illustri nel Regno di Dalmazia, Trieste, ed. Fondazione Rustia Traine, 2004.
Regno di Dalmazia e nazione dalmata, Trieste, ed. Fondazione Rustia Traine, 2007.
Due futuristi due dalla Dalmazia montenegrina, Trieste, ed. Fondazione Rustia Traine, 2008.
Dalmazia Nazione Dizionario degli Uomini Illustri della componente culturale illirico-romana latina veneta e italiana, 2012.
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