mercoledì 27 dicembre 2023

La triste storia di Antonio Carpi

Antonio Carpi, nato ad Umago (Istria) il 12 aprile 1900 e residente a Trieste. Guardiano municipale, venne prelevato dalla sua abitazione di via Pindemonte n. 3, il 3 maggio 1945, all'inizio dei quaranta giorni dell'occupazione jugoslava della città, ed assassinato sulla strada dalla "Guardia del Popolo" Silvio Pegan fu Francesco, abitante a Trieste in Strada per Longera n. 191.

Il Pegan era un delinquente abituale che i "liberatori" jugoslavi avevano appena fatto uscire dal carcere del Coroneo dove egli era stato rinchiuso nel 1942 in seguito ad una condanna penale per rapina e furto di legname.

Nel processo in cui il Pegan era stato condannato, la Guardia municipale Antonio Carpi aveva reso la propria testimonianza contribuendo alla condanna del lestofante. Così, il 3 maggio 1945, appena investito dai partigiani dei poteri di "Guardia del Popolo", Silvio Pegan si recò, assieme ad altri due partigiani rimasti sconosciuti, all'abitazione del Carpi in via Pindemonte e, con la minaccia delle armi, obbligò lo sventurato a seguirlo fino alla vicina via delle Linfe dove lo uccise con una raffica di mitra.

Condannato all'ergastolo nel processo tenutosi a Trieste nel 1949, l'assassino Silvio Pegan non scontò alcun giorno di prigione perché riparato nel frattempo nella Zona B del Territorio Libero di Trieste amministrata dagli jugoslavi, dove molti partigiani che avevano commesso delitti e stragi a Trieste e a Gorizia, ricevevano ospitalità ed onori.

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