venerdì 17 novembre 2023

Matteo Gladig

Matteo Gladig (Trieste, 1880 – Lubiana ?, 1915) è stato uno scacchista italiano.

Grande amico di G.Martinolich, e con lui fondatore nel 1904 della Società Scacchistica Triestina.

Non si sa quando e da chi abbia imparato a giocare, ma è possibile che già da ragazzino sia stato allievo di Vincenzo Hruby, insegnante di scuola elementare di origine boema, considerato il primo maestro di scacchi triestino (morirà nel 1917).

E poi è probabile che, insieme a Martinolich che divenne suo grande amico, si sia perfezionato alla “Società Filarmonica” di Trieste, che il problemista Nicolò Sardotsch diresse fino alla morte avvenuta nel 1898; da ricordare che il figlio di Sardotsch, pure appassionato del gioco, successivamente modificò il cognome in Sardos e con questo nome prese parte a vari tornei italiani.

Nel 1903 Martinolich e Gladig inviarono una lettera ufficiale al Governatore Austriaco della città chiedendo l’autorizzazione a costituire il club scacchistico, autorizzazione che a quanto pare venne concessa, dato che nel 1904 si ha notizia del primo campionato sociale vinto da Vincenzo Hruby con Martinolich secondo, e nel 1905 del secondo campionato, vinto da Gladig con Martinolich ancora secondo.

Nonostante il legame d’interessi e dipendenza con l’Austria, il sentimento di appartenenza alla lingua e cultura italiana portò fin dall’inizio i giocatori della Scacchistica Triestina a sentirsi giocatori italiani ed a partecipare dunque ai principali tornei italiani (non ancora ufficialmente ‘campionati italiani’ dato che la Federazione nazionale vera e propria nascerà solo nel 1920).

Il 18 luglio 1920 Gladig partì per andare a giocare ad Amburgo il 17º Congresso della Federazione Tedesca. Fu ammesso nel Principale B, 16 giocatori, secondo torneo per importanza dopo il Magistrale (che sarà vinto da Schlechter); fu iscritto come giocatore di ‘Austria-Ungheria’. Gladig iniziò con due vittorie e due sconfitte. Vinse con con Carls, che poi arriverà secondo nel torneo, e con J.C. Rosenthal (1881-1954) polacco nato nell’impero russo, poi dopo un periodo trascorso in Olanda, scappato negli Stati Uniti proprio subito dopo il torneo di Amburgo: da non confondere con il più celebre Samuel (del resto morto nel 1902).

Perse con Bush e Mayer, che alla fine si piazzarono a metà classifica.

Improvvisamente dopo il 4’ turno si ritirò. Evidentemente il ritiro fu dovuto alla notizia dell’infarto che aveva colpito l’amico Martinolich, che sarebbe infatti morto pochi giorni dopo.

Nel dicembre 1910 giunse a Trieste Karl Schlechter che il 7 dicembre si esibì simultanea (su 20 scacchiere), poi in una simultanea alla cieca l’8 (vinse 6 partite su 6) e il 9 giocò una partita proprio con Gladig, una partita che sebbene amichevole fu giocata con grande serietà da entrambi e finì pari dopo 4 ore.

Nel 1911 Matteo Gladig andò a Roma a giocare il 5’ torneo nazionale dell’USI (8-15 ottobre).

In gara nove giocatori, tra i quali Rosselli, Reggio, Marotti e anche Giuseppe Benini padre della celebre Clarice.

A sorpresa Gladig vinse e venne proclamato “campione italiano” (il titolo USI però non fu riconosciuto dalla FSI, la Federazione Scacchistica Italiana, dopo che fu fondata nel 1920).

Una curiosità: quello di Roma 1911 fu il secondo torneo italiano giocato con l’uso dell’orologio. La cadenza era 2 ore per 30 mosse, poi 15 per ogni ora successiva; ebbene Gladig perse per il tempo con Bonanno!

Dell’Unione Scacchistica Italiana (USI) si hanno già notizie del 1894, quando fu tentato un congresso costitutivo, di cui diede notizia la Nuova Rivista degli Scacchi. Tuttavia l’Unione Scacchistica, risulta ufficialmente fondata solo nel 1898, dopo varie vicissitudini e contrasti, da Augusto Guglielmetti (Roma 1864-1936).

Organizzò vari tornei (tra i quali quello del 1906 vinto da Martinolich) fino al 1911, quando ancora a Roma organizzò un torneo nazionale che avrebbe dovuto celebrare il Cinquantenario dell’Unità d’Italia (ma a questo torneo fu preferito quello di Sanremo): 9 giocatori si affrontarono a girone doppio nell’arco di tre settimane, stando a quanto riporta L’Italia Scacchistica; al vincitore, il triestino Matteo Gladig, fu attribuito ufficialmente per la prima volta il titolo di Campione Italiano. Ma proprio alla fine del 1911 l’USI concluse la sua attività.

Su L’Italia Scacchistica del 1911 furono pubblicate due partite di Gladig del torneo di Roma: la Cenni – Gladig (0:1) commentata da Cenni, e la Gladig – Rosselli (patta) commentata da Rosselli.

Non si hanno altre notizie di Matteo Gladig fino al 23 maggio 1915.

Anche Gladig, sentendosi fortemente italiano, non volle assoggettarsi a combattere nella grande guerra per l’impero Austro-Ungarico, ma fu sfortunato: mentre cercava di raggiungere le truppe italiane fu fermato, arrestato e mandato in carcere a Lubiana dove morì nel 1915. Morì “in circostanze non chiare” si legge su ‘Storia degli scacchi in Italia’ di Chicco e Rosino. Ma su L’Italia Scacchistica 1915 si legge: “Il Maestro Matteo Gladig, secondo quanto riferisce un profugo triestino, tentò di disertare dalle file austriache per passare alle nostre, ma fu sorpreso ed arrestato. Ignorasi la sua sorte ma l’informatore crede che sia stato fucilato.” Purtroppo probabilmente la realtà è peggiore: sembra che Gladig sia stato impiccato, dato che gli austro-ungarici lo consideravano disertore. Secondo altre versioni riuscì invece ad arruolarsi nell'esercito italiano e morì combattendo al fronte.

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