lunedì 27 novembre 2023

Giuseppe Picciola

Giuseppe Picciola (Parenzo, 26 settembre 1859 – Firenze, 18 giugno 1912) è stato uno scrittore e patriota italiano.

Di idee irredentiste venne per questo perseguitato dagli austriaci e nel 1878 andò esule a Pisa dove all'università si laureò in letteratura italiana.

Nel 1882 l'irredentista triestino Guglielmo Oberdan confidò a lui e a Salomone Morpurgo di essere l'organizzatore dell'attentato a Trieste per uccidere l'arciduca Carlo Ludovico, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe.

Era estimatore e amico di Giosuè Carducci e amava il suo patriottismo.

Sposò nel 1891 Beatrice "Bice" Vaccaj, figlia del deputato e sindaco di Pesaro Giuseppe Vaccaj (1836-1912), da quel momento rimase sempre legato alla città marchigiana e fu anche presidente della sezione locale della Società Dante Alighieri.

Il 16 agosto 1896 pronunciò il discorso di inaugurazione ufficiale per l'inaugurazione del monumento a Terenzio Mamiani opera di Ettore Ferrari.

Insegnò nelle scuole di Pesaro, fu poi preside del Liceo-Ginnasio di Pesaro, poi di quello di Ancona e nel 1909 divenne preside al Liceo "Galileo Galilei" di Firenze.

Morì a Firenze nel 1912 a 52 anni; venne sepolto a Umago, non lontano da Parenzo.

A Pesaro sono state dedicate al Picciola una scuola media (ora dedicata a don Gianfranco Gaudiano) e una via.

Opere:

Stanze dell'Orlando furioso, 1883

Versi, 1884

Rime, 1899

Versi, 1890

Letterati triestini, 1893

Giosuè Carducci, 1901

Matelda, 1902

Antologia carducciana. Poesie e prose scelte e commentate da Guido Mazzoni e Giuseppe Picciola, Bologna, Zanichelli, 1907, pp. 85–86.

Poeti d'oltre confine, 1914 (postuma).

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