giovedì 2 novembre 2023

Giuseppe Furlani

Nato a Pola il 10 novembre 1885 da Francesco e Luigia Damiani, Giuseppe Furlani si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a lungo a Monaco, Berlino, Parigi e Londra, perfezionando gli studi di filosofia orientale.

Durante la prima guerra mondiale fu Segretario della Commissione governativa italiana a Londra; tale impegno diplomatico non gli impedì di frequentare assiduamente le maggiori biblioteche di quella città, né di ricavarne una gran quantità di materiali contenuti prevalentemente in poco noti manoscritti del Vicino Oriente.

Terminato il conflitto, trascorse un anno al Cairo come professore incaricato di lingua inglese e di lingua araba presso il liceo italiano; ebbe così modo di viaggiare ed esplorare l'Egitto, la Palestina e la Siria, tutti luoghi che suscitavano la sua appassionata curiosità di studioso delle civiltà antiche mediorientali.

Avendo ormai concretizzato in circa trenta contributi pubblicati su varie riviste i suoi studi storici e filosofici, Furlani nel 1922 conseguì, per titoli, la libera docenza in lingue semitiche presso l'università di Torino, che esercitò in quell'ateneo fino al 1925.

Intanto già nel 1924 venne chiamato all'università di Firenze per ricoprirvi, su incarico, l'insegnamento di arabo e civiltà islamica. Dal 1925 divenne, sempre a Firenze, professore non stabile di filologia semitica e civiltà dell'Oriente classico. Di questa stessa materia fu nominato professore stabile nel 1930 e professore ordinario nel 1931, dopo che, fin dal 1926, aveva definitivamente lasciato l'università torinese.

Nel 1932 l'Accademia d'Italia gli conferì il "Premio Mussolini" per le discipline storiche.

Nel 1933 diresse la prima ed unica campagna italiana di scavi in Mesopotamia.

Quando poi, nel 1940, l'università di Roma istituì la cattedra di assiriologia e archeologia orientale, ne divenne subito titolare, mantenendola fino ai raggiunti limiti di età (1960).

Dell'università di Roma diresse pure la Scuola orientale e l'Istituto di studi orientali, sostenendo, nel contempo, l'insegnamento per l'incarico di ebraico e lingue semitiche comparate.

La vastissima opera di Furlani (la bibliografia completa dei suoi lavori, escluse le voci enciclopediche, conta 610 titoli) si diffuse in un ampio arco di discipline, inoltrandosi in vasti e diversi settori di ricerca.

Furlani morì a Roma il 17 dicembre 1962.


Tra le opere principali, si segnalano:

- Contributi alla storia della filosofia greca in Oriente. I. Testi arabici. Pseudo Aristotele, Roma 1915;

- Contributi alla storia della filosofia greca in Oriente. II. Testi siriaci, Roma 1914;

- Contributions to the History of Greek Philosophy in the Orient, Syriac Texts, IV: A Syriac Version of the Logos Kephalaiodes*** of Gregory Thaumaturgus, Journal of the American Oriental Society 35, 1915, pp. 297–317;

- Contributi alla storia della filosofia greca in Oriente. III. Testi siriaci: Frammenti di una versione siriaca del commento di Pseudo-Olimpiodoro alle Categorie d'Aristotele, Roma 1916;

- Contributi alla storia della filosofia greca in Oriente. VI. Testi siriaci: Una introduzione alla logica aristotelica di Atanasio di Balad, Rendiconti della Reale Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di scienze morali, storiche e filologiche V, 25, 1916, pp. 717–778;

- Il trattato di Giovanni Filopono sul rapporto tra le parti e gli elementi ed il tutto e le parti tradotte dal siriaco, Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 81, 1922, pp. 83–105;

- Uno scolio d'Eusebio d'Alessandria alle "Categorie" d'Aristotele in versione siriaca, Assisi, 1922;

- Le antiche versioni araba, latina ed ebraica del "De partibus animalium" di Aristotele, Roma, 1922;

- 'Sull'introduzione di Atanasio di Baladh alla logica e sillogistica aristotelica, Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 1921-1922, pp. 635-644;

- Uno scolio d'Eusebio d'Alessandria alle Categorie d'Aristotele, Rivista trimestrale di studi filosofici e religiosi, 3, 1922, pp. 1-14;

- Sul trattato di Sergio di Resh'ayna circa le categorie, Rivista trimestrale di studi filosofici e religiosi, 3, 1922, pp. 135-172;

- Il trattato di Sergio di Resh'ayna sull'universo, Rivista trimestrale di studi filosofici e religiosi 4, 1923, pp. 1-22;

- La versione e il commento di Giorgio delle Nazioni all'Organo aristotelico, Studi italiani di filologia classica, NS 3, 1923, pp. 305-333;

- Un trattato di Sergio di Resh'ayna sopra il genere, le specie e la singolarità, in Raccolta di scritti in onore di Giacomo Lumbroso (1844-1925), Milano, 1925, pp. 36-44;

- Il Manualetto di Giacomo d'Edessa (Brit. Mus. Manuscr. Syr. Add. 12.154): traduzione dal siriaco e note, Studi e materiali di storia delle religioni, 1, 1925, pp. 262-282;

- L'Introduzione di Atanasio di Baladh alla logica e sillogistica aristotelica, tradotta dal siriaco, Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti IX, 6, 1926, pp. 319-344;

- Due scolî filosofici attribuiti a Sergio di Teodosiopoli (Rîš'aynâ), Aegyptus, 7, 1926, pp. 139-45;

- La logica del Libro dei Dialoghi di Severo bar Shakkô, Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti IX, 11, 1926-1927, pp. 289-348.

Religione babilonese e assira, voll. I e II, Bologna 1928-29;

- Religione dei Yezidi. Testi religiosi dei Yezidi, Bologna 1930;

- Le Categorie e gli Ermeneutici di Aristotele nella versione siriaca di Giorgio Delle Nazioni, Atti della Reale Accademia Nazionale dei Lincei, Serie VI, Memorie della Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, vol. 5, fasc. 1, Roma 1933, pp. 5–68;

- Contributi sulla religione dei Cananei, degli Aramei e degli Hittiti in Storia delle religioni, a cura di Pietro Tacchi Venturi, Torino 1934-36;

- Il primo libro dei "Primi analitici" di Aristotele nella versione siriaca di Giorgio Delle Nazioni, Atti della Reale Accademia Nazionale dei Lincei, Serie VI, Memorie della Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, vol. 5, fasc. 3, Roma 1935, pp. 145–230;

- Il secondo libro dei "Primi analitici" di Aristotele nella versione siriaca di Giorgio Delle Nazioni, Atti della Reale Accademia Nazionale dei Lincei, Serie VI, Memorie della Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, vol. 6, fasc. 3, Roma 1937, pp. 233–287;

- Religione degli Hittiti, Bologna 1936;

- Il Secondo libro dei "Primi analitici" di Aristotele nella versione siriaca di Giorgio delle Nazioni, Roma 1937;

- Il proemio di Giorgio delle Nazioni al Primo Libro dei Primi Analitici di Aristotele, Roma 1939.

Scolii siriaci al "Perí ermeneias" di Aristotele, Roma 1945;

- Miti babilonesi e assiri, Firenze 1958.

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