A Pirano sono sicuramente oltre cento le epigrafi che percorrono la sua storia da Roma al 2004. Sono un po’ ovunque.
Una pubblicazione, patrocinata dalla CAN, ne raccoglierà oltre 80.
Un esempio? Sul lato destro della facciata del Tribunale una piccola lapide grigio-azzurra ricorda cinque piranesi che “diedero la vita per la nostra redenzione”. La frase è chiaramente antiaustriaca. Messa nel 1919 e ricordava i volontari italiani che persero la vita combattendo contro l’Austria-Ungheria, di cui erano cittadini.
Nel 1919, quando fu collocata era appendice della più grande “targa della Vittoria”, in bronzo, dedicata all’ultima battaglia dell’esercito italiano su quello austroungarico, che sancì la fine della I guerra mondiale. Secondo un giornaletto dell’epoca fu distrutta la notte del 13 luglio 1946 da un gruppo di federativi.
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La cartolina che a Pirano fu stampata con i ritratti dei volontari |
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La lapide oggi, priva di riferimenti è difficile comprenderne il significato. |
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