domenica 29 ottobre 2023

Vidal, un istriano campione del mondo nel 1950 con l'Uruguay

Per gli appassionati di calcio, il mondiale del 1950 rimarrà nella storia per la tragica sconfitta del favoritissimo Brasile nei confronti dell’Uruguay; quello che si vide nel mitico Maracanà di Rio de Janeiro fu un vero e proprio dramma nazionale: il 16 luglio 1950 il Brasile andò anche in vantaggio ma poi subì due gol dalla squadra uruguagia e perse il mondiale. Furono proclamati tre giorni di lutto nazionale, e ci furono ben 34 suicidi e 56 morti per infarto.


Pochi sanno che uno dei protagonisti del mondiale dell’Uruguay fu un istriano nato a Buie, Ernesto Servolo Vidal.

La famiglia Vidal emigrò a metà degli anni Venti in Argentina, Ernesto era nato il 15 novembre 1921, dove il giovane iniziò a giocare a calcio nell’Atletico Belgrano e nel Rosario Central.

Poi si trasferì in Uruguary, dove Vidal divenne una colonna del Penarol, vincendo ben quattro campionati nazionali (1944,45,49,51) e dove acquisì la cittadinanza uruguagia.

Venne convocato per i mondiali del 1950, giocò le partite del girone finale, ma per un infortunio non scese in campo nell’ultima partita; complessivamente nella nazionale uruguagia giocò otto partite segnando due gol.

Dopo i mondiali venne in Italia dove giocò, sempre come ala sinistra,  con la Fiorentina e la Pro Patria di Busto Arsizio, poi rientrò in Uruguay dove finì la carriera nell’altro famoso club di Montevideo, il Nacional.    

Soprannominato Patrullero, morì ancora giovane a Cordoba (Argentina) nel 1953. 

Non sorprenda il suo secondo nome, piuttosto desueto: Servolo. San Servolo è il patrono di Buie d'Istria.



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