Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria criminalizzazione dei toponimi italiani, sia in Alto Adige sia sul confine orientale. In particolare verranno trattati i toponimi italiani della Venezia Giulia, i quali, in tempi a noi recenti, hanno subito una campagna di demonizzazione, volta a giudicarli come una "invenzione fascista", tanto che alcuni sono stati cancellati.
Per esempio, nomi come "Postumia", "Bisterza", "Santa Lucia d'Isonzo", "Circhina", "Caporetto", "Volzana", "Castelnuovo d'Istria", "Plezzo", "Aidussina", "Idria" o "Sesana" vengono ritenuti toponimi inventati dal regime fascista, quantomeno da certi individui. Niente di più falso! Infatti i nomi italiani di queste borgate erano già ampiamente in auge nell'800.
Questi toponimi erano utilizzati spesso anche dagli austriaci.
Addirittura articoli online affermano l'origine fascista di toponimi come "Redipuglia".
Di vero ovviamente non c'è nulla. Il toponimo Redipuglia deriverebbe dal latino praedium Pullianum o Rodopuglum.
Innanzitutto è bene ricordare che il paese non ha mai ospitato una minoranza slovena; pertanto, verrebbe da chiedersi come abbia potuto usare un toponimo sloveno una popolazione compattamente italofona.
In tempi più antichi era utilizzato anche il toponimo "Redipuja".
Un'attenzione particolare va riservata alla toponomastica italiana dei comuni di Monrupino e San Dorligo della Valle, in provincia di Trieste.
Per quanto riguarda il toponimo "San Dorligo", messo ovviamente sotto accusa dai soliti noti, è bene sapere che precede il fascismo di diversi secoli. Infatti, il nome risale al XIV secolo e deriva dall'antica forma del dialetto tergestino (preveneto) "Dorligo" (anche "Durlic") con la quale veniva chiamata la località e il suo santo patrono, Sant'Ulderico. In tempi più recenti (nel corso dell'800 e ai primi del '900) gli italiani chiamavano il paese "Dolina", nome che coincide con il toponimo sloveno. Nel 2003 il comune di San Dorligo della Valle decise di abrogare il nome italiano del centro abitato di San Dorligo, lasciando esclusivamente il toponimo "Dolina". Nonostante ciò, si decise di lasciare il nome italiano del comune.
Sempre agli inizi del XXI secolo venne eliminato anche il toponimo italiano della frazione Pese di Grozzana, ora conosciuta ufficialmente solo come Pesek, in lingua slovena.
Nel 2009 fu la volta di un'altra frazione, Prebenico. Nell’aprile dello stesso anno, infatti, 148 residenti sottoscrissero con la propria firma l’iniziativa popolare per l'abrogazione del nome italiano. L’azione, promossa e portata avanti dal circolo “Rapotec” presieduto da Boris Bondi, raccolse il consenso del 90% dei residenti. La motivazione che venne data fu la seguente:
«La denominazione “Prebenico” è stata escogitata al tavolo dei burocrati del regime fascista e imposta brutalmente dal Regio Decreto del 29 marzo 1923 n. 800, siglato dallo stesso Benito Mussolini ad appena cinque mesi dal colpo di stato fascista». E ancora: «Con questo ignobile atto è stato imbrattato e deturpato il nome dei luoghi nativi di numerose generazioni e di migliaia di abitanti e cittadini, senza margine di opposizione e senza che nessuno mai avesse loro chiesto il parere». «Con questo gesto desideriamo fare ciò che lo Stato democratico non ha fatto in 50 anni di amministrazione dei nostri luoghi: riparare l'ingiustizia arrecata alle nostre località e ai nostri avi, per noi stessi e per i nostri figli. Non vi è più alcuna ragione per l’ulteriore mantenimento di questo appellativo fascista che offende ogni persona democratica, sia essa di nazionalità slovena che italiana». Non credo che nessuno abbia mai chiesto il parere della popolazione di Santa Lucia di Pirano quando il nome venne cambiato in Lucia, oppure della popolazione di San Pietro del Carso (slo. Sv. Peter na Kranjskem / Šempeter na Krasu) quando il toponimo venne rimpiazzato da Pivka.
La popolazione italiana da decenni ormai usa il toponimo Prebenico, anche dopo la sua cancellazione, avvenuta nel 2017.
Gioverebbe ricordare, però, che prima del 1923 la popolazione italiana non usufruiva affatto del nome sloveno "Prebeneg" (o quanto meno non solo). Infatti, il nome "Prebenico" esisteva già da secoli; inoltre, il centro abitato era conosciuto in italiano anche come "Prebenich" (toponimo oggi in disuso). Tutto ciò è attestato nei seguenti documenti:
Per Prebenico:
-Karlo Horvat, "Monumenta Uscocchorum illustrantia
Exarchivis Romanis, praecipue e secreto Vaticano desumpta", Volume 34, 1913
-"Il Consiglio di Stato
organo ufficiale del Centro italiano di studi amministrativi", 1908
-"Atti e memorie della Società istriana di archeologia e storia patria" Volume 23, 1908, edito dalla Società istriana di archeologia e storia patria
Per Prebenich:
-"Historia della republica Veneta" di Battista Nani, del 1662
-"Dell'istoria della repubblica veneta" di Batista Nani, del 1720
-"Archeografo triestino, Volume 3" del 1875
-"Miscellanea di storia veneta" del 1881
-"Studi goriziani pubblicazioni della Sezione provinciale della R. Biblioteca di Stato in Gorizia" del 1925
-"Istria: storia, arte, cultura" di Dario Alberi, del 1997
Sempre nel 2009 vennero raccolte delle firme per sostituire il toponimo "Aquilinia" (frazione di San Dorligo della Valle) con un altro toponimo italiano, utilizzato nell'800, ovvero "Zaule", molto simile a quello sloveno, "Žavlje". Quantomeno in questa occasione si è proposto di rimettere l'antico nome italiano.
Fatti simili sono avvenuti sul territorio del comune di Monrupino.
Nei primi anni del XXI secolo, infatti, avvenne l'abrogazione dei toponimi "Zolla di Monrupino" e "Rupingrande", accompagnata dalle solite motivazioni che sarebbe pleonastico ripetere. A causa di questo evento oggi sui cartelli troverete scritto soltanto "Col" e "Repen".
Per quanto riguarda il primo nome, questo è attestato in documenti italiani e austriaci ben prima dell'annessione all'Italia:
-I castellieri preistorici di Trieste e della regione Giulia
Di Carlo De Marchesetti · 1903
-Atti della esposizione agricola, industriale e di belle arti tenuta in Trieste, nel settembre 1871
-Handbuch der steinindustrie
unter mitwirkung von Dr. C. Gäbert ...
Di Karl Weiss, Karl Gäbert, A. Spielmann, Alexander Steuer · 1915
Invece, il toponimo Rupingrande risale sicuramente a prima della nascita del fascismo, dato che è presente nelle "Memorie della Società geografica italiana, Volume 15" del 1916.
È da segnalare che nel 2004, a seguito dell'abrogazione dei toponimi sopracitati, alcuni politici presentarono un'interrogazione a riguardo presso la Camera dei Deputati, chiedendo il ripristino dei nomi cancellati. Evidentemente la richiesta non ebbe seguito.
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