giovedì 19 ottobre 2023

L'ITALIANITÀ DI GIUSEPPE TARTINI CHE GLI SLOVENI FANNO FINTA DI NON VEDERE

Pubblico alcune lettere scritte da Giuseppe Tartini inviate a G.B Martini e una lettera di F. Algarotti inviata a Tartini. Anni 1754-1766-1767-1768.




Questa è una delle tantissime - innegabili - testimonianze della coscienza nazionale che esisteva già negli Italiani. Tartini si identificava come un italiano, come la maggior parte degli istriani che abitavano quelle terre. D'altro canto c'è chi lo vuole sloveno...
Sul sito ufficiale turistico plurilingue nazionale - www.slovenia.info - senza pudore alcuno, viene pubblicato ciò che vedete: una lode "agli sloveni maschi ed alle slovene femmine" che, addirittura, "spostarono le pietre miliari in vari settori della vita e co-crearono la storia mondiale".

Certamente non ci meravigliamo di nulla quando abbiamo a che fare coi nostri vicini.
Ma ciò che è davvero inaccettabile, e che non può passare sotto silenzio, è il fatto che si scrivano tali baggianate usando come immagine la piazza principale di Pirano - che con gli slavi, fino al furto del dopoguerra, non ha avuto mai nulla che fare - dedicata a Giuseppe Tartini, il celebre compositore e violinista natovi nel 1692.

Mai dimenticare questo ignobile gesto da parte loro. Come reagirebbero se mettessimo il tricolore su un monumento a un personaggio sloveno?

Più guardo questa immagine e più mi accorgo che non ha senso. Tartini nulla ha a che fare col concetto inventato della Slovenska Istra. Ricordiamo che nemmeno la scuola di musica gli hanno voluto intitolare perché troppo italiano...ora lo riscoprono e vogliono legarlo al concetto esclusivo di istria slovena. Atteggiamento aberrante e provinciale.

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