lunedì 16 ottobre 2023

LA PESCA E I DISCORSI DEI PESCATORI DI PIETRO ETTOREO

Da Cittavecchia sull'isola di Lesina fino a Rovigno: tale è stato il drammatico percorso (scritto nell'opera Ribanje i ribarsko prigovaranje / La pesca e i discorsi dei pescatori) in nave dello scrittore Pietro Ettoreo, insieme alla vecchia madre, nella fuga dagli invasori turchi nel 1539.

In questo turbine vengono riassunti i 18 giorni a bordo prima di aver potuto posare il piede, finalmente, «nei luoghi latini», a Rovigno in Istria.


«E posai il piede sulle terre latine…».


Ettoreo fu un poeta dalmata. Nato in una delle più nobili famiglie locali, Ettoreo fu educato secondo le migliori tradizioni umanistiche dell'epoca. Ce lo prova, oltre alla sua vasta cultura umanistica, una giovanile versione dei Rimedi d'amore di Ovidio. Scrisse prevalentemente in ciacavo, ma anche in latino ed italiano (lingua del suo testamento...).

Nel 1555 compose l'opera che più doveva dargli gloria: il realistico idillio La pesca. Nel 1571, venti vascelli turchi attaccarono di nuovo Lesina e E. dovette riparare a Traù. L'anno seguente, rientrato a Lesina, vi moriva (Lesina 1487- 1572).

Cittavecchia di Lesina, situata sull'isola di Lesina è una meravigliosa perla dalmata e veneziana, forse tra le più belle, situata di fronte alla costa dalmata centrale. Secondo Alessandro Dudan, scrittore dalmata, si trattava di una delle "città italianamente più civili della Dalmazia".

Secondo i censimenti del 1880, 2163 abitanti su 3363 erano di madrelingua italiana. Già nel 1900, gli italiani dell'intero Comune si erano ridotti al 3%.



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