lunedì 23 ottobre 2023

IN ISTRIA LA MINORANZA SLAVA FINO ALLA FINE DELLA SERENISSIMA SI ITALIANIZZAVA IN POCO TEMPO

Una testimonianza dal libro "L'Istria nei suoi due millenni di storia", del rovignese Bernardo Benussi. 

In questa pregiatissima opera, pubblicata nel 1924, il Benussi ha saputo sapientemente ricostruire due millenni di storia istriana. Ciò è stato possibile grazie alla sua grande competenza e all'attenta scelta delle fonti da utilizzare, come dalla costante e scrupolosa volontà di documentazione secondo i dettami più ortodossi della storiografia positivista. L'opera si presenta come un imprescindibile punto di riferimento per la storia della storiografia sull'Istria.

La colonizzazione delle campagne istriane con slavi, che rimasero comunque sparuta minoranza fino a fine Ottocento, vedeva però questi italianizzarsi in breve tempo, perché immersi nella cultura italiana e immigrati in terre culturalmente da sempre italiane.

"Italianizzarsi significava civilizzarsi - scrive Benussi - Nessuna meraviglia quindi se la lingua italiana andava acquistando sempre maggiore diffusione nelle campagne, in modo che nelle contrade più prossime alla città l'idioma slavo scomparve del tutto, in altre rimase commisto all'italiano".



Cosa ben diversa dagli slavi che giunsero dopo il 1859/1866 a causa delle politiche austriache anti-italiane!

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