martedì 17 ottobre 2023

GABRE GABRIC

Ljubica Gabric-Calvesi è stata una discobola italiana. Nata ad Imoschi in Dalmazia nel 1914, partecipò a due edizioni dei Giochi olimpici, Berlino 1936 e Londra 1948, ed altrettante dei campionati europei, vestendo per 21 volte la maglia della nazionale italiana. Vanta inoltre quattro titoli nazionali assoluti e migliorò per sette volte il record nazionale del lancio del disco.

Praticò anche le altre specialità dei lanci, stabilendo una miglior prestazione personale di 12,40 m nel getto del peso (1942) e di 31,30 m nel lancio del giavellotto (1939) ma si cimentò anche nel salto in lungo. In tarda età si dedicò all'atletica master, stabilendo il record mondiale in quattro specialità nella categoria W95.

Divenuta giornalista professionista, fu direttrice della sala stampa della FIDAL ai Giochi olimpici di Roma 1960 e scrisse per alcune testate nazionali quali La Gazzetta dello Sport e Tuttosport. Fu inoltre la prima donna giornalista al Giornale di Brescia e finì la carriera al giornale Bresciaoggi. Fondatrice insieme al marito Sandro Calvesi dell'Atletica Brescia 1950, ne è stata dirigente ed allenatrice, nonché insegnante di ginnastica negli Istituti superiori. Nella lunga carriera sportiva è stata pioniera nell'insegnamento e nell'organizzazione della ginnastica alla terza età, fondando le Pantere Grigie. Prima donna presidente del Panathlon Club di Brescia, partecipò al convegno europeo a Barcellona del Panathlon nel maggio 1985 dove fu eletto Juan Antonio Samaranch, che diverrà il presidente del CIO. Ha ricevuto numerosi premi, il Premio d'onore CONI Nazionale, premio "Una vita per la scuola", premio "Fair play per la carriera", premio "FIDAL nazionale". Fu scelta dal regista tedesco Jan Tenhaven, unica italiana, nel film Herbstgold, che vinse il premio "Orso d'oro" nel 2010 a Berlino. È insignita del premio "della Brescianità" dato dall'Ateneo e dal Comune di Brescia.

Muore a Brescia nel 2015. Viene sepolta nel cimitero monumentale di Brescia e il nome è stato inserito nel Famedio, come cittadina illustre per la sua attività di atleta e di giornalista. Per gli stessi motivi, alcune associazioni appartenenti al mondo civile e i sette consigli di quartiere della zona Est della città avevano richiesto che la pista d'atletica del quartiere Sanpolino fosse a lei dedicata. La Giunta Del Bono ha formalizzato la dedica l'8 settembre 2021. Si tratta del primo impianto sportivo di questo tipo in Italia intitolato a una donna.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.