sabato 21 ottobre 2023

3 maggio 1945, una data nefasta per Fiume e la sua fiumanità.

Rijeka celebra ogni anno la Giornata della liberazione, avvenuta il 3 maggio del 1945, quando le forze partigiane riuscirono dopo giorni a entrare in città.


Il 3 maggio del 1945 le truppe titine occupano Fiume. Dal primo giorno dell’occupazione Fiume fu sottoposta a un regime di governo militare che si protrasse per quasi due anni. In questo periodo avvenne una serie di epurazioni e di omicidi mirati a eliminare non solo le persone compromesse col fascismo e con gli occupatori tedeschi, ma anche ogni possibile oppositore al progetto di annessione della città alla Jugoslavia, nonché all’instaurazione di un regime marxista ispirato apertamente all’URSS di Stalin.

Dal 4 maggio 1945 al settembre 1945 furono liquidati in vari modi e senza processo oltre 580 fiumani (circa 45 donne). Da quel periodo in poi, iniziò sotto varie forme il grande Esodo da Fiume che coinvolse 38.000 fiumani.

Molti di quelli che sono rimasti lo hanno fatto perché si sono viste rifiutate le opzioni.

Questa parte della popolazione fiumana subì l’onta dell’occupazione con rassegnata fierezza, perché poco potevano contro l’odio e la barbarie delle orde comuniste di Tito. Ma nonostante tutto ci fu anche chi in qualche modo cercò di ribellarsi, sfidando la proterva oppressione degli occupanti. Tra tutti spicca la figura di un giovane diciottenne, Giuseppe Librio, che sacrificò la sua giovane vita in un atto d’amore per la Patria ormai perduta.

Fu così che, il 16 ottobre del 1945, per testimoniare il dolore dei cittadini italiani per l’occupazione, il giovane fiumano decise di ammainare l’odiata bandiera slava che sventolava da un pennone di Piazza Dante. Ma il gesto gli costò la vita: scoperto dalle milizie titine fu colpito da diversi colpi e gettato, ancora agonizzante, tra le rovine del molo di Stocco dove venne ritrovato il giorno successivo.

Un sacrificio per la patria, un gesto d’amore che rimane a imperituro memento per chi ancora crede nella patria. 

Brilla su Fiume la stella vermiglia

Insegna straniera sul suolo d’Italia

Milizie titine presidiano il porto

“Fiumano, su, fuggi, o ti imbarchi o sei morto”

L’odio covato da barbare genti

Or si scatena conto gli innocenti

Su piazza arrossata dal sangue italiano

La slava bandiera è un orrore inumano.

Sopportasti per mesi in silenzio il dolore

Finché non udisti il richiamo d’Onore

Quel giorno la rabbia ti spinse all’azione

E l’amor ti donò la determinazione

“Quel simbolo infame qui non resterà,

Tornerà il Tricolore domani in città”

E mentre in piazza calava la sera

Dall’asta strappasti l’odiata bandiera

Ribelle per fede, italiano nel cuore

Il tuo sacrificio fu un atto d’amore

Giuseppe il tuo gesto non è stato vano

A noi hai insegnato cos’è un Italiano

Il sole d’Ottobre si alza sul molo

Un raggio trafigge il tuo corpo là solo

Pallottole rosse ti han massacrato

La brezza ti bacia il volto sfigurato

All’Onor della Patria hai donato la vita

E la tua giovinezza è per sempre smarrita

Ma il tuo spirito vive immortale per noi

Ora è nei Campi Elisi insieme agli Eroi.

Ribelle per fede, italiano nel cuore

Il tuo sacrificio fu un atto d’amore

Giuseppe il tuo gesto non è stato vano

A noi hai insegnato cos’è un Italiano.

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