Nato a Trieste da Giuseppe e Teresa Guardianich. Dopo studi commerciali si dedicò al giornalismo. Lasciò la città nel 1866 per seguire Garibaldi. Ferito gravemente a Bezzecca fece ritorno a Trieste continuando a dedicarsi al giornalismo, la tipografia e l'editoria. Collaborò con varie testate giornalistiche fino a diventare direttore del quotidiano liberal-nazionale L'Indipendente.
Ottenne due volte il premio municipale di storia patria istituito da Domenico Rossetti De Scander: nel 1892 per Tempi andati e nel 1902 per Il Trecento a Trieste.
L'ultima sua opera, «L'Istria nobilissima», fu pubblicata postuma dalla moglie Caterina Croatto-Caprin.
Opere principali
Sfumature (1876)
A suon di campane (1877)
I nostri nonni (1888)
Marine istriane - Lagune di Grado (1890)
I tempi andati (1891)
Pianure friulane (1892)
Alpi Giulie (1895)
Il Trecento a Trieste (1897)
Il teatro nuovo (1901)
L'Istria nobilissima (1905)
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