domenica 31 agosto 2025

Comunità degli Italiani del Montenegro

La Comunità degli Italiani del Montenegro (CI) è stata fondata nel 2004 a Cattaro, come un’organizzazione non governativa, da parte di un gruppo di entusiasti con lo scopo di radunare tutti gli Italiani in Montenegro e salvaguardare l'identità nazionale, culturale e linguistica italiana.


Il logo della comunità 


Un'immagine simbolo della comunità

La comunità è stata costituita, non per caso, proprio a Cattaro. I legami tra Cattaro, le Bocche di Cattaro e l’Italia sono sempre stati molto forti attraverso i secoli. Cattaro e le Bocche di Cattaro facevano parte della provincia romana Dalmatia, poi Cattaro ha condiviso circa 400 anni della storia comune con Venezia, dal 1420 quando i cattarini hanno cercato ed ottenuto la protezione della Repubblica di Venezia, fino al 1797, alla caduta della Serenissima, quando i perastini giurarono fedeltà a Venezia con il motto "Ti con Nu Nu con Ti" e seppellendo l'amatissimo gonfalone per non farlo cadere in mani austriache.

Dopo la caduta della Serenissima, la città italiana di Trieste ha assunto il primato ed è diventata una delle città con la quale i dalmatini e i montenegrini hanno avuto rapporti nel XVIII e nel XIX stabilendo rapporti sia economici che politici.

Nella prima metà del XIX, la città di Trieste rappresentava per il Montenegro il nesso principale con il mondo occidentale, soprattutto con l’avviamento del traffico regolare e con la nave a vapore Trieste - Cattaro nel 1838. Inoltre, l’Italia e il Montenegro sono particolarmente collegati tramite la casa reale montenegrina, la regina Elena di Savoia, figlia del re montenegrino Nicola I, era la moglie di Vittorio Emanuele III e la madre di Umberto II. 

Nonostante la seconda guerra mondiale l’Italia non è stata percepita come paese nemico, soprattutto nelle Bocche di Cattaro.

Oggi il rapporto tra il Montenegro e l’Italia, tra Montenegrini e Italiani è molto positivo. Grazie a questo clima favorevole c’è un flusso intenso di scambio culturale ed economico.

Grazie all’ambiente favorevole, ma anche all’impegno dei propri soci ed alle proprie attività, la CI sta continuando a crescere ed ha raggiunto 630 soci, dei quali 438 di popolazione autoctona con origine italiana, e 192 membri che amano ed apprezzano la lingua e la cultura italiane.

La CI fin dalla sua costituzione collabora con la Regione Veneto, la Regione FVG, l’Università Popolare di Trieste, Ente morale delegato dal Ministero degli Affari Esteri per l’attuazione del sostegno alla CNI da parte dello Stato italiano, l'Ambasciata d'Italia in Montenegro e le autorità locali.

Tra le iniziative formative la più importante anche oggi è l'organizzazione di corsi gratuiti di lingua italiana in Montenegro. L'attività formativa iniziata nel 2004 ed istituita con la nascita della Comunità. Nel corso degli anni sono stati organizzati più di 270 corsi gratuiti di lingua italiana in Montenegro. A questi corsi hanno partecipato in totale circa 6.400 allievi. Un risultato grandissimo se consideriamo che il Montenegro ha circa 670.000 abitanti.

In collaborazione con la RV sono stati organizzati importanti corsi formativi: la lavorazione del merletto veneziano, il corso di lavorazione del merletto veneziano con filati preziosi, il corso di lavorazione degli oggetti in vetro di Murano, il corso di lavorazione delle perle veneziane, il corso di lavorazione dei vecchi costumi veneziani, il corso di lavorazione delle maschere veneziane, la lavorazione e la riparazione di gioelli d’oro, il restauro delle due reliquie appartenenti alla Cattedrale di San Trifone, i corsi di enogastronomia, realizzati più volte in Montenegro e Italia.

In collaborazione con la Regione FVG sono stati organizzati diversi corsi di formazione, fra i quali la lavorazione del merletto di Gorizia, la promozione degli alberghi diffusi, l’addestramento degli operatori marittimi,l'addestramento per le guide turistiche, il progetto realizzato con il Ministero del Turismo di Montenegro, il corso glottodidattica per i professori di lingua italiana, il corso di europrogettazione a Trieste per i membri della Comunità.

Oltre alle attività formative la CI si occupa del recupero e della tutela del patrimonio culturale ed artistico italiano sul territorio montenegrino, sempre in collaborazione con la Regione Veneto. In 5 anni sono stati realizzati i lavori di restauro dei tre di cinque importanti rilievi con la rappresentazione del leone marciano, sul bastione Vellier, sulle mura vicino alla Porta Marina e sulle mura sopra iI fiume Scurda. Inoltre, sono state restaurate tre porte del centro storico, Porta Nord, Porta Sud e la porta principale-Porta Marina.

Con i fondi della Regione FVG la CI ha realizzato il programma della manutenzione delle vecchie tombe delle famiglie italiane nel cimitero di Cattaro.

Nell'ambito dello scambio e la cooperazione culturale fra Italia e Montenegro, in collaborazione con la Regione FVG e UPT, sono stati organizzati eventi straordinari, partendo dalle mostre di Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Ugo Giletta a Cattaro e vari concerti dei gruppi italiani che portavano la musica italiana in Montenegro.

Inoltre, si è fatto un lavoro straordinario umanitario grazie al quale, con sostegno della RFVG e RV, sono state consegnate donazioni (circa 300.000,00 euro) a molte istituzioni montenegrine, soprattutto agli ospedali tra cui I'Ospedale Generale a Cattaro, I'Ospedale psichiatrico a Cattaro, I'Ambulatorio a Teodo e molti altri.

Nell'ambito dell'iniziativa umanitaria, avviata dalla Comunità degli Italiani di Montenegro per dare aiuto alle Regioni colpite dal terremoto in Italia Centrale nel 2016, il Comune di Cattaro, il Comune di Teodo, il Porto di Cattaro, diverse ditte montenegrine ed organizzazioni non governative, come anche membri della Comunità, dai suoi fondi , tramite CI hanno versato la somma pari a 32.388,35 euro sul conto delle Poste Italiane, in collaborazione con Croce Rossa Italiana.


La comunità ha anche stretto rapporti con l'Associazione maggiore degli Esuli Istriani, l'Unione degli Istriani 


MEMBRI

Tutte le persone giuridiche e le persone fisiche possono essere membri dell’Associazione, qualora approvino gli obiettivi e le attività definite dallo Statuto dell’Associazione, e su presentazione di uno dei membri. La Comunità degli Italiani del Montenegro accoglie fra i propri membri la popolazione autoctona con origine italiana o semplicemente legate all'Italia, ma anche tutti coloro che danno il proprio contributo alle attività della Comunità e alla realizzazione delle finalità e dei compiti che si è prefissa ai sensi dello Statuto.


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