Gianni Pavovich nasce a Smirne, in Turchia nel 1897.
Allievo a Trieste della scuola di Arturo Vram fino al 1910, completa poi i suoi studi a Budapest divenendo diretto discendente della scuola ungherese di Franz von Vecsey e Jenő Hubay. Arruolato come sergente nell'esercito austro-ungarico, allo scoppio della Grande guerra riesce a creare una piccola orchestra, dove suona il suo violino (del liutaio bresciano Pietro Ranta, 1733) anche per le truppe al fronte.
A guerra finita ricopre l'incarico di primo leggìo del Quartetto Triestino, succedendo ad Augusto Jancovich, assieme a Giuseppe Viezzoli (2° violino), Manlio Dudovich (preceduto da Eugenio Ballarini, viola) e Dino Baraldi (violoncello), oltre che quello di primo violino di spalla nell'Orchestra del "Teatro la Scala" a Milano, sotto la direzione di Arturo Toscanini, prendendo parte a oltre 100 concerti tra Italia, Stati Uniti e Canada.
Negli stessi anni, fonda a Trieste il Trio Zuccoli-Pavovich-Sigon con Gastone de Zuccoli (7 Ottobre 1887, Trieste - † 20 Novembre 1958, Trieste) al pianoforte ed Ettore Sigon al violoncello. Negli anni successivi, rientrato a Trieste, alterna l'attività solistica a quella di docente presso l'Ateneo Musicale (poi Conservatorio "G.Tartini") ove è titolare della cattedra di violino dal 1925 al 1967, a quella di primo violino di spalla nell'Orchestra Filarmonica Triestina (poi Orchestra del Teatro Comunale "G.Verdi").
Muore a Trieste nel 1982.
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