Le notizie sulla sua vita sono molto scarne. Nacque sul finire del XIV secolo in Istria e fu inizialmente attivo a Castelnuovo d'Arsa ed a Venezia.
Successivamente si trasferì in Italia Centrale dove, nella prima metà del XV secolo, lavorò al completamento della basilica di Santa Maria di Collemaggio, all'Aquila; qui contribuì alla realizzazione della pregevole facciata d'influenza orientale e veneziana — e che alcuni storici attribuiscono totalmente a lui — nonché alla finitura del portale principale in stile tardo gotico.
Venne quindi chiamato da Francesco Orsini, conte di Tagliacozzo, a realizzare il tempio di San Giacomo a Vicovaro il cui portale riporta lo stesso schema già visto in precedenza a Collemaggio. Durante i lavori si verificarono tuttavia dapprima la morte dell'Orsini (1456) quindi quella dello stesso artista istriano e pertanto il tempio venne completato successivamente da altri autori, tra cui Giovanni Dalmata.
Domenico da Capodistria fu probabilmente anche tra gli artisti che edificarono l'arco trionfale del Castel Nuovo a Napoli. Il suo nome compare nel Trattato di Architettura del Filarete, che lo individua come uno degli artisti che avrebbero potuto contribuire alla realizzazione della città ideale Sforzinda.
La facciata della basilica di Santa Maria di Collemaggio attribuita a Domenico da Capodistria. |
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