Giovanni Biagio Luppis (Fiume, 27 agosto 1813 – Laglio, 11 gennaio 1875) è stato un ufficiale italiano della marina austriaca e inventore. A lui è riconosciuta la costruzione del primo siluro moderno, perfezionata col britannico Robert Whitehead.
I suoi genitori erano Ferdinando Carlo Teo Riva, nobile di Parenzo e Lissa e Giovanna Parich, nobile di Ragusa. All'epoca la famiglia Luppis era una benestante famiglia di armatori tra le più importanti famiglie dell'Istria. Frequentò il ginnasio a Fiume e quindi la Scuola di Marina a Venezia che fungeva da accademia navale per la flotta asburgica. Entrò nella marina militare asburgica dove fu nominato cadetto nel 1837.
Volendo trovare un mezzo di difesa delle coste dalle incursioni navali, pensò ad un ordigno filoguidato che chiamò (in italiano) salvacoste. L'ordigno, che era lungo circa un metro, disponeva di due timoni, di una vela in materiale vitreo e di una carica esplosiva, che sarebbe stata azionata solo al momento dell'impatto. Vista però la scarsa affidabilità di questo primo prototipo, Luppis decise di sviluppare un secondo modello che chiamò 6m. Come il primo modello anche questo disponeva di due timoni, mentre se ne discostava per l'ubicazione della carica esplosiva, che era stata spostata a poppa del siluro. Il nuovo modello, pur offrendo maggiori garanzie rispetto al precedente, continuava a presentare alcuni problemi che ne limitavano considerevolmente l'affidabilità, tanto che, quando Luppis lo sottopose alla valutazione dell'apposita commissione istituita presso la regia marina militare austro-ungarica, esso fu respinto.
Fu quindi grazie al sindaco di Fiume Giovanni De Ciotta che Luppis conobbe l'ingegnere britannico Robert Whitehead, con il quale firmò nel 1864 un accordo di cooperazione nello sviluppo di un terzo prototipo.
Le modifiche apportate da Robert Whitehead furono fondamentali per il successo di questo terzo modello. Il nuovo prototipo disponeva di un sistema di guida semi-automatico che poteva tenere il siluro a profondità costante, misurava una lunghezza di 3,35 metri, pesava 136 chilogrammi e trasportava una carica esplosiva di circa otto chilogrammi. Il 21 dicembre 1866 i due presentarono il loro progetto nuovamente presso una commissione di valutazione della regia marina militare austro-ungarica. Il prototipo fu valutato in modo positivo e i due ingegneri furono incaricati di produrre un primo lotto che sarebbe servito a scopi sperimentali.
Robert Whitehead era stato contattato per assumere l'incarico di direttore nella Fonderia Metalli di Fiume che qualche anno dopo avrebbe assunto la denominazione di Stabilimento Tecnico di Fiume.
Nel 1873 lo Stabilimento Tecnico Fiumano dichiarò bancarotta e nel 1875 venne rilevato da Whitehead ed assunse la denominazione "Torpedo Fabrik von Robert Whitehead" prima vera fabbrica di siluri al mondo.
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