Federico Nordio, detto Enrico (Trieste, 24 settembre 1851 – Trieste, 3 dicembre 1923), è stato un architetto italiano.
Figlio dell'impresario edile Domenico e di Anna Maria Bertoja, Enrico Nordio si formò artisticamente presso il pittore berlinese Karl Friedrich Haase e l'architetto-ingegnere Giovanni Righetti; in seguito iscrisse alla Scuola di architettura dell'Accademia di belle arti di Vienna nel 1871 e diventò allievo di Friedrich von Schmidt, maestro del neogotico, con cui fece esperienza in grandi cantieri per il restauro del Duomo di Vienna, dell'abbazia di Klosterneuburg, il palazzo municipale di Vienna e l'Accademia croata delle Scienze e delle Arti a Zagabria. In seguito, collaborò nella capitale croata con Hermann Bollé per il restauro della Cattedrale di Zagabria e del santuario di Marija Bistrica.
Nel 1879 si trasferì a Trento, dove venne nominato direttore della Scuola professionale per la lavorazione della pietra (in seguito chiamata Scuola industriale), seguendo alcuni restauri fra cui quello per il duomo. Altri restauri riguardarono la chiesa parrocchiale di Villa Lagarina (1881-82), la ricostruzione del campanile di Roncegno Terme (1884), la facciata neoromanica della chiesa di Malé (1886-94), la chiesa di San Pietro a Cembra (1886) e Castel Tirolo. Durante il soggiorno decennale a Trento, sposò Luisa Tacchi (1863-1958) ed ebbero sei figli, tra cui Umberto, anch'egli celebre architetto.
Nel 1887 vinse il premio ex aequo nel secondo grado nel concorso internazionale per la facciata del duomo di Milano. Tornato a Trieste nello stesso anno per insegnare disegno presso la neocostituita Imperial-Regia Scuola di arti applica, partecipò alla vita culturale e politica cittadina entrando nel Circolo artistico e del curatorio del Museo "Revoltella". Nella città giuliana, progetta la sede per la Cassa di risparmio (1891-1894), caratterizzata da uno stile neorinascimentale italiano.
Nel 1902 venne nominato conservatore della Zentral-Kommission per i monumenti storico-artistici dal Medioevo all'età moderna per Capodistria, Parenzo, Rovigno e Trieste.
L'uso degli stili storici, da cui non si allontanerà lungo la sua carriera professionale seppur filtrata dall'esperienza viennese, lo porta a realizzare edifici in stile italiano con declinazioni cinquecentesche: la sede del Creditanstalt (1907-1910) e l'imponente Palazzo di giustizia (1912-1926). Alcune variazioni formali sono rinvenibili nella chiesa di San Vincenzo de' Paoli (1890) e nell'ingresso per l'ospedale di Santa Maria Maddalena (1900). Negli anni 1912-1913 progettò, con più discrete citazioni storiche, diversi complessi residenziali di case d'affitto. Poco prima di morire, collabora con Giacomo Zammattio per la realizzazione della sede INAIL (1923-1935), completata poi dal figlio Umberto.
Opere:.1872-1883 - Nuovo palazzo municipale di Vienna
1881 - Restauro del duomo di Trento
1882-1892 - Restauro dell'abbazia di Klosterneuburg (Vienna)
1890 - Chiesa di San Vincenzo de' Paoli, Trieste
1891-1894 - Sede della Cassa di risparmio, Trieste
1900 - Palazzina d'ingresso dell'ospedale di Santa Maria Maddalena, Trieste
1907-1910 - Sede del Creditanstalt (poi Banca commerciale italiana), Trieste
1912 - Primo recupero della Tor Cucherna, Trieste
1912-1926 - Palazzo di giustizia, Trieste
1923-1935 Sede dell'Inail, Trieste
Umberto Nordio (Trieste, 7 marzo 1891 – Trieste, 28 ottobre 1971) è stato un architetto italiano.
Dopo aver frequentato il ginnasio comunale italiano "Dante Alighieri" di Trieste, si laureò al Politecnico di Milano nel 1919, iniziando subito dopo un periodo di apprendistato a Trieste nei cantieri del padre Enrico Nordio, affermato architetto triestino, in particolare nella sede INAIL (1923-1935) e nel Palazzo di Giustizia (1912-1926). Tra le sue prime opere si evidenziano le case popolari ICAM in piazza Foraggi (1925-1926) e le case Incis in viale Miramare (1929), di impostazione ancora accademica, insieme a edifici più utilitaristici come la Stazione marittima di Trieste (1926-1928).
Umberto Nordio mantiene nelle sue opere un forte interesse per il gusto novecentista, ma tende a renderlo intercambiabile con soluzioni più funzionaliste o talvolta dagli accenti classicisti monumentali. Dopo l'originale Casa del combattente e mausoleo di Guglielmo Oberdan (1929-1935) disegna diverse e contrastanti soluzioni per l'adiacente Casa del Balilla (1934), oggi sede della Regione e per la sede della RAS (1934). Negli stessi anni si apre a composizioni architettoniche più dinamiche mentre dalla seconda metà degli anni trenta la ricerca di un'architettura eloquente per l'ufficialità del regime fascista lo portano a partecipare agli importanti concorsi di progettazione a Roma per il Palazzo Littorio (1934), il Palazzo della Civiltà Italiana (1937) e il Palazzo delle acque e della luce (1938). Ma è a Trieste che realizza la sua maggiore opera di rappresentazione retorica del regime, nella nuova sede dell'università (1938-1950).
Nel dopoguerra assume sempre più un ruolo di guida per i giovani professionisti triestini e diventa una figura di riferimento per le istituzioni culturali e amministrative. L'attività professionale è molto intensa soprattutto nel primo decennio di ricostruzione postbellica, in cui Nordio ripropone gli stilemi delle sue ultime opere degli anni quaranta. In questo clima si inseriscono i progetti per il nuovo quartiere dell'Ente Fiera di Trieste (1949) e soprattutto il ruolo di guida del gruppo costituito con Romano Boico, Aldo Cervi e Vittorio Frandoli per la progettazione degli allestimenti delle principali navi da crociera degli anni cinquanta. Sempre più spesso progetta in collaborazione con altri professionisti, come nel quartiere Ina-casa di Chiadino (1955-1965) o nella sistemazione degli interni nella foresteria del Palazzo del Governo di Trieste (1962-1963) e della sede del Consiglio regionale (1966).
Opere:
1925-1926 - Case popolari Icam in piazza Foraggi, Trieste
1926-1930 - Stazione marittima di Trieste
1927 - Garage Società esercizi automobili (Sea), Trieste
1929 - Case Incis in viale Miramare, Trieste
1929-1935 - Casa del combattente e mausoleo di Guglielmo Oberdan, Trieste
1934 - Casa del Balilla, Trieste
1934 - Casa della Ras, Trieste
1934 - Casa d'appartamenti Zelco, Trieste
1935 - Centro di assistenza materna "Maria Cristina di Savoia", Trieste
1935-1938 Banco di Napoli in Largo Riborgo, Trieste
1936 - Casa a torre in largo Riborgo, Trieste
1938-1948 - Completamento dell'isolato in piazza Oberdan della ex Casa del balilla, Trieste
1938-1950 - Nuova sede dell'Università di Trieste
1939-1942 - Casa-alta Albori, Fiume
1941-1971 - Chiesa del Sacro Cuore, Trieste
1947-1952 - Scuola Morpurgo a Sant'Andrea, Trieste
1949 - Nuovo quartiere dell'Ente fiera di Trieste, Trieste
1949-1963 - Allestimenti di navi da crociera: Conte Biancamano, Australia, Augustus, Asia, Africa, Homeric, Galileo Galilei, Guglielmo Marconi, Oceanic, Raffaello
1950 - Cinema Ritz, Trieste
1955-1965 - Quartiere Ina-casa di Chiadino (con Lucio Arneri, Paolo Scarpa, Dino Tamburini, Mario Zocconi), Trieste
1955-1971 - Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, Trieste
1962-1963 - Sistemazione degli interni nella foresteria del Palazzo del Governo di Trieste
1966 - Sede del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, Trieste
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