Il nome latino di questa località è Pomilianum, qualcuno suggerì Pagus Jani, lo storico Pietro Kandler indicò il nome romano Pomianum.
Questo paese si gode una meravigliosa vista verso il mare, con Capodistria e la sottostante valle del fiume Cornalunga ai suoi piedi. Verso il sud, il panorama sulla valle del fiume Dragogna si estende oltre Momiano. Provenendo da Monte di Capodistria, raggiunta la cima del dosso sotto il monte Romano, Paugnano si presenta in tutta la sua bellezza, raccolto attorno al suo campanile che torreggia in mezzo al paese.
Da qui passava l'importante strada consolare romana che univa Trieste a Pola, salendo per Centora verso la sella di Babici e scendendo verso la Val Derniga attraverso la Crocera di Montetoso. Un'altra strada da Paugnano scendeva verso il fiume Dragogna e portava al porto di Castelvenere, ora interrato. Gli Istriani l'hanno sempre chiamato Pomian; il suo nome deriva probabilmente dai molti alberi di mele chiamati pomi.
Il monte Romano è chiamato anche Poiana, in riferimento al rapace omonimo; la sua cima tondeggiante si chiama Colombèra e da quassù si gode uno dei più suggestivi panorami dell'Istria nord occidentale. In questa zona c'era un castelliere del quale si è conservato poco; perfettamente piano, doveva avere un perimetro di circa 450 m. Qui è stato ritrovato un anello di bronzo ornato da sei dischetti. A Paugnano e dintorni vennero alla luce condutture d'acqua e tracce di abitazioni romane da cui il nome del monte. Sul monte Guardia esiste un muro romano seminterrato nelle immediate vicinanze della chiesa maggiore; il monte fu posto avanzato della sottostante Centòra. Sia il monte Romano che la zona a sud di Paugnano aono ancora al centro di scavi archeologici. Qui furono scoperti i resti di una chiesa romanica e parecchie monete romane del periodo da Marco Antonio a Massimiano.
Fu anche villaggio fortificato nel medioevo. Fra i cittadini di Muggia, che nel 1202 giurarono fedeltà al doge Enrico Dandolo diretto alla quarta crociata, figura un Antonio de Paugnan.
Gli Sloveni qui comparvero nei primi secoli del medioevo. Si insediarono nelle campagne e la convivenza con l'elemento italiano rappresentato dall'episcopato, dai maggiorenti veneti e dalle famiglie feudali continuò per secoli favorendo lentamente l'integrazione.
Il paese conserva ancora le sue origini contadine anche se adesso la popolazione, nella sua maggioranza, è di immigrazione bosniaca; Paugnano era famosa per i suoi vini che provenivano dai vigneti posti a sud della valle del fiume Dragogna, riparati dalla Bora che qui soffia con vigore.
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