mercoledì 5 giugno 2024

Girolamo de Franciscis

Girolamo de Franciscis o de Franceschi (Capodistria, 1445 circa – Udine, 13 maggio 1513) è stato un vescovo cattolico italiano.

Entrò nell'ordine dei Servi di Maria, emettendo la professione religiosa nel 1462. Si addottorò in teologia a Bologna il 23 novembre 1473.

Fu incorporato nella facoltà teologica di Padova l'11 settembre 1484. L'anno seguente prendendo parte al capitolo generale del suo ordine a Vetralla ebbe modo di conoscere il cardinale Giovanni Michiel, che divenne il suo patrono.

Fu eletto vicario generale della congregazione riformata dell'ordine nel 1485, nel 1489, nel 1491, nel 1492 e nel 1494.

Il 18 febbraio 1496 fu nominato vescovo di Corone grazie all'appoggio del cardinale Giovanni Michiel. Si dimise dalla carica nel 1502.

Fu vicario generale in pontificalibus (vescovo ausiliare) del patriarca d'Aquileia Domenico Grimani e in tale veste compì tre visite pastorali nella parte austriaca della diocesi.

Morì a Udine il 13 maggio 1513 e fu sepolto a Venezia il 12 agosto successivo.

Opere
Francesco Sansovino gli attribuisce le seguenti opere teologiche rimaste manoscritte:

De sanctis lib. 1
De moriendi desiderio lib. 1
De excellentis nominis Jesu lib. 1
Expositio in septem psalmos penitentiales
Quaestiones theologicae ac variae
Una delle sue prediche è stata edita da Tommaso Porcacchi nel 1565.

Andrea da Valle

Andrea da Valle (Valle di Capodistria, primo quarto del XVI secolo – 1578) è stato un architetto italiano.

Nato nei pressi di Capodistria da un certo Antonio, visse e lavorò come architetto e lapicida sempre a Padova, dove fu probabilmente chiamato dallo zio Matteo anche lui lapicida. La prima notizia, che testimonia la sua presenza a Padova, risale al 1531, mentre nel 1532 è documentata l'eredità dello zio, che gli lasciò gli strumenti di lavoro ed alcuni indumenti. Nel 1533 fu aiutante di Giovanni Maria Falconetto durante i lavori nella cappella di sant'Antonio nella omonima basilica. In collaborazione con lo scultore Tiziano Alinio nel 1539 prese in affitto una bottega in qua de presenti inciduntur et laborantur lapides. L'anno successivo lavorò a Bologna per la realizzazione di due chiostri attigui alla chiesa di San Gregorio, suo primo lavoro originale noto.

Dopo la morte del Falconetto gli fu affidato l'incarico di completare la Villa dei Vescovi a Luvignano, sui colli Euganei. Nel 1547 presentò un progetto per la realizzazione del nuovo coro della Cattedrale di Padova, in competizione con il Sansovino; il suo progetto fu scelto soprattutto per l'appoggio datogli dal vescovo di Padova, il cardinale Francesco Pisani, suo protettore. Le conoscenze e le manovre del Sansovino portarono all'intervento di Michelangelo Buonarroti, che presentò un ulteriore progetto che fu approvato e la cui realizzazione fu affidata il 1º gennaio 1551 proprio ad Andrea da Valle.

Sempre nel 1552 fu presente a Treviso, dove realizzò il Palazzo comunale e forse anche la Loggia del Palazzo dei Trecento. Tra il 1557 e il 1560 realizzò parecchi lavori a Padova e dintorni: per un messer Francesco Lando (non meglio identificati), per le monache di Sant'Agata, per il chiostro del monastero di Santa Maria di Vanzo e per il coro della chiesa di San Giacomo a Monselice. Tutti questi lavori sono andati perduti, tranne quello di Monselice. Gli è attribuita anche la realizzazione della Villa Pisani a Monselice, che in precedenza era stata attribuita al Palladio.

A partire dal 1560, dopo la morte di Andrea Moroni, gli fu affidata la direzione dei lavori della grandiosa fabbrica della Basilica di Santa Giustina che mantenne fino al 1578, probabilmente fino alla morte. Nello stesso 1560 seguì pure i lavori della Certosa di Vigodarzere, che in precedenza erano del Moroni. Nel 1562 eseguì i disegni preparatori per il chiostro, il dormitorio ed altri edifici del monastero di san Vitale in Ravenna. Dei tre chiostri di san Vitale vi sono le prove documentare che Andrea realizzò quello grande con le colonne binate, mentre quello trilatere gli viene attribuito in base a considerazioni stilistiche e cronologiche. Nel 1567 lavorò presso il monastero di sant'Antonio di Vienna a Padova.

Nel 1577 fu chiamato a Venezia con altri architetti per suggerimenti relativi al restauro del Palazzo Ducale, danneggiato da un incendio. Morì probabilmente nel 1578, poiché dopo quell'anno non vi sono più notizie a lui riferibili.

Alcune sue opere si trovano anche a Bologna.

Giorgio Piccoli

Giorgio Domenico Piccoli (Rovigno, 6 luglio 1840 – Capodistria, 20 luglio 1924) è stato un patriota e politico italiano.

Inizia la sua vita politica a Rovigno, suo comune di nascita, dove è consigliere comunale e sindaco facente funzioni durante un periodo di impedimento del titolare. Si trasferisce a Trieste nel 1875; nel capoluogo giuliano si dedica alla professione notarile, viene eletto al consiglio comunale e rappresenta più volte la Giunta municipale alla Dieta provinciale. Fervente irredentista, fu il primo presidente della Lega nazionale. 

All'impegno politico abbina la carriera di docente di diritto commerciale alla Scuola superiore di commercio, dove rimane per 35 anni cumulando per un lungo periodo la carica di preside, e l'attività giornalistica dalle colonne della Gazzetta dei tribunali. Allo scoppio della prima guerra mondiale, rifiutatosi di parteggiare per l'Austria contro l'Italia, viene dimissionato da tutte le cariche, in cui è reintegrato alla cessazione delle ostilità. Nel 1920 viene nominato senatore a vita per i suoi meriti patriottici.

Onorificenze
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia

Coriolano Cippico

Coriolano Cippico (Traù, 1425 – 1493) è stato un storiografo e umanista italiano.

Figlio di Pietro e Pellegrina Cega, nacque in una famiglia della nobiltà locale fedele alla Repubblica di Venezia. Studiò prima nella città natale, quindi all'università di Padova, dove è documentato più volte tra il 1443 e il 1453. Conseguita la laurea in utroque iure, per un breve periodo avrebbe esercitato la professione di avvocato (forse a Venezia), ma tornò successivamente a Traù dove si divise tra l'amministrazione del suo patrimonio e gli studi classici. Nella stessa città ricoprì anche diverse cariche pubbliche e fu più volte inviato a Venezia come oratore.

Dopo il ritorno in Dalmazia aveva sposato Giacobina Lodi, che gli diede un figlio e due figlie. Rimasto vedovo, si risposò con Nicoletta Andreis, da cui ebbe una figlia e quattro figli; tra questi, Giovanni e Alvise, che furono arcivescovi di Zara.

La sua notorietà è legata ai Petri Mocenici imperatoris gestorum libri tres, un dettagliato resoconto della spedizione di Pietro Mocenigo in Levante pubblicato verso la fine del 1477. Nel 1470, dopo che Negroponte era stata conquistata dagli Ottomani di Maometto II, la Serenissima aveva chiesto alla città di Traù di armare una galea da unire alla flotta capitanata dal generale veneziano. Il Cippico, nominato sopracomito dell'imbarcazione, fu testimone diretto di tutti i principali eventi.

Legato da rapporti di amicizia con Marco Antonio Sabellico, fu uno dei maggiori rappresentanti dell'Umanesimo in Dalmazia, autore di opere letterarie e raccoglitore di codici. Promosse lo sviluppo culturale della sua città e della Dalmazia.

martedì 4 giugno 2024

Alberto Giovannini

Alberto Giovannini (Capodistria, 15 agosto 1842 – Milano, 5 febbraio 1903) è stato un compositore italiano.

Dopo aver studiato al conservatorio di Milano con Alberto Mazzucato dal 1860 al 1863, svolse attività di maestro e direttore dell'Istituto filarmonico di Udine (1866-1869) e di maestro di canto e concertatore del teatro di Piacenza (1870-1876).

Lucrezio Gravisi

Lucrezio Gravisi (Capodistria, 1558 – Pago, 30 dicembre 1613) è stato un militare e mercenario italiano.

Gravisi nacque a Capodistra nel 1558 era un membro della famiglia del Marchese di Pietrapelosa, di Capodistria, ma prende il nome la loro tenuta di Pietrapelosa nell'interno dell'Istria. 

All'età di 16 anni aveva navigato sulla galea del suo parente Pietro Gravisi nella guerra contro i Turchi. Viaggiò in Spagna e Portogallo, e poi fu alla corte del re polacco Sigismondo III Vasa. 

Nel 1588 Sigismondo lo nomina cavaliere per i suoi servizi in Prussia e Moscovia. Nel 1606 rappresenta Sigismondo in una missione alla corte papale a Roma. 

Lucrezio Gravisi è ingaggiato combattere i Turchi a Buda. Per un anno ha custodito il castello di Brescia per la Repubblica di Venezia. Tornando a Venezia, fu inviato a Creta per fermare le incursioni dei pirati. Mentre nel porto di Mandre, sull'isola di Pago in Dalmazia, dei pirati hanno attaccato la sua galea di notte, mentre l'equipaggio dormiva. Tutti gli occupanti sono stati uccisi tra cui il Gravisi, la moglie Paola Strassoldo, suo fratello e suo cugino, e i loro corpi gettati in mare.

Nello Pacchietto

Nello Pacchietto (Capodistria, 1922 – Venezia, ottobre 2003) è stato un pittore italiano.

Si era perfezionato nell'incisione all'Accademia di Belle Arti di Venezia, città in cui svolse un'intensa e prolifica attività, per la quale fu spesso premiato, a partire dal '54, quando ricevette il 1º premio per l'Incisione dalla Fondazione Bevilacqua La Masa.

Ha iniziato a esporre negli anni cinquanta. È stato presente più volte su invito alla Quadriennale di Roma, alle Biennali dell'Incisione Italiana di Venezia, Pescia e Cittadella, all'Intergrafik di Berlino Est, all'Incisione Veneta di Praga e Bratislava. Ha esposto con successo in più di 50 mostre personali di pittura e incisione in Italia, in Europa e in altri continenti. Sue opere sono presenti nella Galleria d’Arte Moderna di Roma e di Venezia, nella Raccolta Bertarelli di Milano, nei Musei di Verona, Forlì, Vicenza e Trieste, al Museo Puskin di Mosca, all'Ermitage di San Pietroburgo e a Vienna. Attualmente due suoi lavori sono esposti alla Fine Art Gallery di New York.

Molto intensa, anche l'attività d'illustratore per volumi propri e di altri e per cartelle d'incisioni sull'Istria, il Carso, Muggia, Capodistria, Venezia e sulla Marca Trevigiana.