Esiste una cifra “convenzionale” che stabilisce che gli Istriani, Fiumani e Dalmati fuggiti dalle persecuzioni titine furono 350.000.
Vediamo di capire meglio tutto, iniziando col premettere subito una cosa: le cifre enunciate in trasmissioni televisive oppure pubblicate su riviste e giornali, dipendono essenzialmente dal punto di vista politico di chi parla o scrive.
Infatti, i più attenti potranno notare come le cifre partano dalle 170.000 persone esodate indicate da storici e giornalisti riduzionisti e negazionisti, alle 200.000 snocciolate faziosamente dal vecchio Istituto regionale per la storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia, alle 250.000-270.000 riportate dagli storici e dai ricercatori sulla base di dati parziali dell’Opera Assistenza Profughi Giuliani e Dalmati, alle 300.000 dichiarate nientepopodimeno che dal nostro persecutore in persona, il Maresciallo Tito, nel suo discorso pubblico del 29.12.1972 (“più di 300.000 fascisti italiani hanno lasciato l’Istria”, dichiarò il dittatore slavo).
E Tito, che crediamo disponesse di dati e numeri precisi dei suoi crimini, aveva infatti ragione!
Ma facciamo ora i calcoli giusti, partendo dai due cenismenti promossi dall’Opera Assistenza Profughi Giuliani e Dalmati, accuratamente esaminati da noi. Si tratta dei dati riferiti agli Esuli che si avvalsero della protezione e della assistenza di questo Ente, preposto a tale compito.
Le somme dei due citati censimenti danno il seguente risultato:
Esodati da Pola: 30.300;
Esodati dall’Istria ed isole (esclusa Zona B): 95.600;
Esodati dalla Zona B (parte oggi slovena): 34.800;
Esodati dalla Zona B (parte oggi croata): 16.200;
Esodati da Fiume e provincia: 43.700;
Esodati da Zara: 22.500;
Esodati dalla Dalmazia: 2.300
Esodati dall’entroterra di Trieste, Gorizia, Postumia, Valle del Timavo, Valle del Vipacco: 24.500;
Sloveni anticomunisti: 15.000.
Dal totale di questi numeri (arrotondati), gli Esuli risultano essere 284.900.
A questo numero, già di per sé importante, devono aggiungersi coloro che sono esodati prima del Trattato di Pace del 1947, nel periodo settembre 1943 - gennaio 1947 e che vengono stimati in 22.000 persone da tutta la Venezia Giulia e dalla Dalmazia, e poi coloro che dal febbraio 1947 fino alla fine degli anni Sessanta abbandonarono la loro terra, da Plezzo a Lussino, senza avvalersi di alcuna assistenza, e quindi esclusi dai censimenti dell’Opera Profughi, che vengono stimati in 35.000 persone.
Ecco, dunque, come si giunge al calcolo arrotondato dei 350.000 Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.
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